Fosse stato un match del circuito, non avrebbe meritato neanche una “breve”. Nei primi due set, Andreas Seppi ha letteralmente stritolato Carlos Berlocq: 6-1 6-2 senza colpo ferire, semplicemente perché è più forte. Nemmeno il tifo argentino (in verità un po' scarico dopo la sbornia dell'anno scorso) e una terra battuta lentissima erano serviti a bloccarlo. “Ero aggressivo, spingevo bene, da parecchio non giocavo così bene sulla terra battuta – ha detto Andreas a caldo – poi in avvio di terzo mi sono scappati via alcuni game, non riuscivo più a mettermi bene sulle gambe ed è scesa un po' l'adrenalina. Allora ho un po' mollato per caricarmi in vista del quarto”. Una passeggiata di salute è improvvisamente diventata un vero match di Coppa Davis, in cui Andreas ha dovuto lottare fino al quattordicesimo punto del tie-break per regalare all'Italia l'importantissimo punto del 2-0 contro un'Argentina disastrata, davvero ai minimi termini. Ma la colpa non è degli azzurri, che anzi hanno dovuto schierare Seppi all'ultimo momento, a causa di un'improvvisa gastroenterite che ha colpito Fabio Fognini. Ma in Davis conta vincere, e Andreas si è imposto col punteggio finale di 6-1 6-2 1-6 7-6, giusto con qualche brivido nel quarto set. “Avanti 5-2 e 30-15 non sono riuscito a chiudere, poi sul 5-4 ho sbagliato due dritti, lui si è caricato, ha servito bene, e ci siamo trovati al tie-break”. Avanti 6-3, l'azzurro si è fatto rimontare fino al 6-6 ma ha acciuffato gli ultimi due punti, regalando a Corrado Barazzutti un venerdì sera sereno. Adesso Corrado dovrà decidere chi schierare in doppio: annunciati Seppi-Bolelli, ma potrebbe tornare in ballo Fognini, ammesso che si riprenda dai problemi avuti venerdì.
CLIMA IDEALE PER VINCERE
Per Bolelli sarà un ritorno alle competizioni dopo il lunghissimo stop per l'infortunio e l'operazione al ginocchio. Si è allenato a lungo, proprio in Argentina, e farlo sul 2-0 sarà molto meglio che sull'1-1. Seppi è stato bravo a scendere in campo con la carica giusta, specie dopo aver scoperto all'ultimo minuto che avrebbe giocato. Le sensazioni positive raccolte in Australia hanno fatto la differenza nei primi due set, sufficienti a mettere la giusta distanza tra sé e un avversario generoso, che sbraita su ogni palla, ma con limiti tecnici evidenti. Sostenuto da un Diego Armando Maradona scatenato, Charly ha mostrato la consueta generosità, ha anche sperato di portarla al quinto, ma la differenza tecnica era evidente. “Meglio così, giocare il quinto, in Davis, dopo tre ore di gioco, sarebbe stato complicato. E adesso giocare così tanto sulla terra battuta non mi fa bene. Alla fine mi posso dare un 7 in pagella” ha concluso Seppi. La vittoria argentina di due mesi fa, a Zagabria, ha dato una grossa mano anche all'Italia: a Buenos Aires si è visto un clima spento e una nazionale priva dei suoi migliori giocatori (Del Potro e Delbonis), con un Pella in cattive condizioni, uno Schwartzman che ha rischiato di non esserci e un Leonardo Mayer distratto dall'imminente paternità. C'erano (e ci sono) tutte le premesse per saccheggiare Parque Sarmiento, e per adesso ci stiamo riuscendo. Sarà importante restare concentrati e non dare per morta una nazionale di cuore e tradizione. Però un'occhiatina a Germania-Belgio (da cui scaturirà la nostra avversaria nei quarti) possiamo iniziare a darla….
COPPA DAVIS – Primo turno World Group 2017
ARGENTINA-ITALIA 0-2
Paolo Lorenzi (ITA) b. Guido Pella (ARG) 6-3 6-3 6-3
Andreas Seppi (ITA) vs Carlos Berlocq (ARG) 6-1 6-2 1-6 7-6