L'Italia è favorita, certo. Ma in Fed Cup può succedere di tutto. E le classifiche lasciano il tempo che trovano. Saranno frasi fatte, ma è il pensiero comune espresso da Francesca Schiavone, leader carismatico del quartetto azzurro, e del capitano slovacco Matej Liptak. La mano del sindaco di Forlì Davide Drei ha estratto dall'urna proprio il nome di Francesca. Sarà dunque lei, alle ore 15 (diretta TV su SuperTennis) a inaugurare la serie contro Jana Cepelova. I precedenti dicono 2-0 per Francesca, ma si sono entrambi giocati sul cemento. “Credo proprio che sarà un weekend duro, sia per me che per Sara – ha detto la Schiavone – questa squadra sta nascendo, pezzo dopo pezzo. Per me è una situazione nuova: a volte sono io a dover spingere, altre volte sono le ragazze a spingermi”. La Schiavone ha messo in guardia dal campo in terra rossa approntato al PalaGalassi di Forlì. Le condizioni indoor e il fatto che si giochi in pieno inverno lo rendono un po' diverso da un tradizionale campo all'aperto. “E' migliorato rispetto a lunedì, ma è da rivedere. Su questa terra ci si impunta e non si scivola. Per me può essere meglio, così evito di fare una scivolata di un metro e mezzo per poi correre dall'altra parte, mentre magari per Sara sarebbe stato meglio un campo tradizionale”. Non ci sono precedenti tra Sara Errani e la giovane Rebecca Sramkova, biondissima 20enne di Bratislava, ormai a ridosso delle top-100. La Sramkova ha chiuso il 2016 con sei sconfitte al primo turno, ma quest'anno è partita discretamente, qualificandosi per l'Australian Open. E' un buon prospetto, ma dipenderà molto (tutto?) da Sara, che peraltro gioca a pochi chilometri da casa. Difficilmente vedremo una Errani al 100%: il problema muscolare al polpaccio, patito in Australia, è risolto. Ma poi ci si è messa anche la febbre a rallentare la preparazione. “E' tutto passato, ma purtroppo ho avuto a disposizione pochi giorni per allenarmi. Sono pronta a dare tutto quello che ho. Spero che ci sia tanta gente: in situazioni come questa, il pubblico può essere un uomo in più”. Per la Errani è la prima apparizione in Italia da quando ha ripreso a lavorare con coach Michele Montalbini. “Sicuramente ho cambiato un po' strada. Tuttavia, negli anni con Pablo Lozano ho accumulato una serie di idee ed esperienze su cui faccio ancora affidamento. Con Michele ci conosciamo da una vita, mi ha preso da piccolina, ma sul piano tennistico dobbiamo ancora imparare a conoscerci. La mia routine è leggermente cambiata: ci vorrà un po' di tempo, ma sono ottimista. E poi nel team c'è Andrea Capodimonte: le sue idee mi piacciono molto”.
LE SPERANZE DI LIPTAK
Difficile azzardare previsioni per una sfida che presenta più incognite che certezze. A stabilire le gerarchie di partenza ci ha pensato Matej Liptak, capitano slovacca. Tipo in gamba, se da coach privato ha portato Dominika Cibulkova al numero 5 WTA e al titolo al Masters. Ma nel weekend di Forlì dovrà farne a meno. “Credo che l'Italia sia favorita. A noi manca qualcosa, ma in Fed Cup contano altre cose, non sai mai cosa può succedere. Siamo qui per vincere”. Non ha risposto alla domanda se avesse avuto qualche dubbio sulle giocatrici da schierare in singolare, ma ha insistito sul fatto che potrà essere una partita equilibrata. “Non c'è la Cibulkova, ma anche voi dovete fare a meno di Roberta Vinci. E noi abbiamo ottime giocatrici. A ben vedere, le classifiche WTA sono piuttosto simili. Voi partite con un paio di vantaggi: la superficie e una maggiore esperienza, visto che abbiamo qualche ragazza alle prime armi. Ma mi aspetto ugualmente una sfida equilibrata”. L'allusione è alla Sramkova, che proprio a Forlì farà il suo esordio in Fed Cup. Ma è pronta a dare tutto per il suo paese: basta dare un'occhiata alla sua foto-profilo sul sito della WTA. Ha la bandiera della Slovacchia dipinta sulla guancia. Certo, sulla carta Sara Errani dovrebbe essere avversaria ben più complicata rispetto a Martina Trevisan, battuta lo scorso settembre nella finale del torneo ITF di Biarritz. La Sramkova è la più fulgida promessa di un paese, la Slovacchia, che patisce il confronto con i vicini di casa della Repubblica Ceca, soprattutto in campo femminile. Le ceche vincono tutto, soprattutto in Fed Cup, mentre la Slovacchia arranca al quindicesimo posto. Fatto curioso, se non altro perchè Repubblica Ceca e Slovacchia sono state un paese unico fino al 1993. “Non so perché vada così – ha detto Liptak – la Repubblica Ceca sta vivendo un momento straordinario, credo che sia soprattutto fortuna. Hanno tanti giocatori di livello, anche tra gli uomini, pronti ad aiutarsi tra loro anche giocando il doppio. Secondo me è soprattutto fortuna, il fatto che abbiano trovato una generazione d'oro, ma anche noi stiamo lavorando e spero che la Slovacchia possa presentare una nuova generazione di tenniste”.
L'ENTUSIASMO DI PAOLINI E TREVISAN
Due parole anche per Martina Trevisan e Jasmine Paolini, a tutti gli effetti le “rookie” del team azzurro, entusiaste per aver assaporato il clima da Fed Cup. “Cosa mi porto da questo weekend? Tutto, ma nulla in particolare. Mi è piaciuto lo stare insieme a un gruppo, dallo staff, al medico, agli accompagnatori” ha detto la Trevisan, mentre la Paolini ha spiegato di non essere ancora abituata a vivere determinate situazioni. “Per questo è importante esserci: tutto questo ci aiuta e ci stimola”. La Trevisan è la sorella minore di Matteo, ex n.1 junior che sembrava destinato a una grande carriera, ma che in questo momento esce sconfitto dal derby a distanza contro la sorella. “Non ci siamo detti niente di particolare, non sono volate battute per il fatto che sono stata convocata per prima in nazionale. Anzi, posso dire che lui è felicissimo per me e farà il tifo. Forse verrà a Forlì, altrimenti seguirà il match in TV”. Ma il tempo delle chiacchiere è finito: adesso sarà il campo a parlare.
FED CUP 2017 – WORLD GROUP II
ITALIA vs. SLOVACCHIA
Francesca Schiavone (ITA) vs. Jana Cepelova (SVK)
Sara Errani (ITA) b. Rebecca Sramkova (SVK)