Ecco le parole delle protagoniste nel weekend di Forlì, dove Italia e Slovacchia hanno chiuso la prima giornata sull'1-1.
FRANCESCA SCHIAVONE
“L'inizio non è stato facile. Lei spingeva parecchio, il mio obiettivo era tenerla lontana e aprire gli angoli. Volevo portare il mio gioco nel match, anziché subirlo. Direi che l'ho fatt. Ho servito molto bene, devo fare i complimenti a osteopata e fisioterapista che mi hanno riaperto una parte del petto che era un po' bloccata”.
“Mi affido ancora tanto a Corrado Barazzutti, ho preparato questa partita insieme a lui. Il rapporto con un nuovo capitano ha bisogno di tempo per crescere e stabilizzarsi. Un conto è avere Tathi come compagna, un conto come capitano. Deve imparare tante cose, lo sta facendo. Corrado è ancora un grosso punto di riferimento”
“La Fed Cup offre sempre grandi motivazioni. Come ho scritto nei miei account social, mi offre tre fonti di energia: l'importanza del gruppo, il confronto e la compattezza”
“Non sono d'accordo con chi pensa che avremo una grande squadra tra 10 anni. Le ragazze ci sono: certo, bisogna lavorare e ci vogliono coach di riferimento. A volte è una questione di fortuna, ma sono convinta che le nostre giovani debbano avere accanto a sé persone di spessore. Siamo state insieme solo 5 giorni, ma credo che Paolini e Trevisan abbiano imparato molto in questa settimana, un po' come accadeva a me con Silvia Farina e Rita Grande. In due giorni, imparavo quasi quanto due anni di lavoro”.
“E' più difficile mantenere un buon livello di gioco piuttosto che raggiungerlo”.
“Il loro cambio all'ultimo momento? Mi hanno chiamato all'improvviso per dirmelo. Tuttavia, sulla terra è importante soprattutto fare il proprio gioco, muovere la palla, aprire gli angoli. Credo che la Cepelova non stia benissimo, ma vi assicuro che anche la Schmiedlova è una bella bestia”.
ANNA KAROLINA SCHMIEDLOVA
“Sto attraversando un momento difficile. Credo che le ragioni della mia crisi siano soprattutto mentali. Ho perso tante partite al primo turno e sono entrata in una spirale negativa, adesso sto provando a cambiare qualcosa”
“Ho avuto qualche problema al servizio, di solito è un colpo che mi riesce piuttosto bene”.
“Nonostante la sconfitta, sono abbastanza soddisfatta della mia prestazione. Ho continuato a giocare nello stesso modo anche nel secondo e nel terzo set, ma lei ha trovato il modo di tirare tanti vincenti. Io spingevo, soprattutto con il rovescio, ma lei tirava a tutto braccio. Ho pagato un po' di stanchezza, ho avuto poco tempo per allenarmi e sapevo che non sarebbe stato facile tenere un buon livello per tutta la partita. Alla fine non ero particolarmente stanca, però sentivo le gambe un po' pesanti. In particolare, non sono soddisfatta della direzione del servizio, le ho concesso di giocare troppi dritti”.
“Nel terzo set ero in vantaggio, ho avuto la possibilità di restare avanti di un break, ma qualche punto è girato male. Adesso devo ricaricare le pille, posso fare meglio ma mi ritengo soddisfatta per aver dato tutto quello che avevo”.
“Complimenti a lei per non aver mostrato segni di tensione. Era all'esordio, non aveva niente da perdere…ultimamente capita un po' troppo spesso che le mie avversarie sembrino assatanate!”
“Lei ha giocato troppi dritti? Sbagliavo all'inizio del punto, perché le ho permesso di tirare troppi colpi da ferma. Se andate a vedere il primo set, ne ha giocati parecchi in movimento. Il problema non è farle giocare il dritto, ma farglielo giocare in movimento. Avessi continuato come nel primo, magari avrebbe continuato a metterne in campo 2-3 e non 8-9. Per stanchezza, non sono riuscita ad aprirmi il campo come avrei voluto. Lei ha giocato una grande partita, ma ci andrei piano nel dire che vale già un posto tra le prime 30-40”.
TATHIANA GARBIN
“Complimenti alla Sramkova: non è facile esordire in nazionale, mentre lei è riuscita a giocare 'da ventenne'. Ha tirato tantissimi colpi forti e sulla riga. Ma io sono orgogliosa della prestazione di Sara: come sempre, ha dato tutto ma dopo il calvario vissuto nell'ultimo mese era normale avere un piccolo calo”.
“Francesca è stata perfetta, sia sul piano tecnico che su quello tattico. Ha saputo muovere la palla e comandare il gioco in modo egregio”.
“L'1-1 ci può stare. Sapevamo che la Cepelova non era al 100%, ma poi è il campo a parlare e lì devi aspettarti un po' di tutto. Non so se quella di Liptak fosse strategia, però la nomina della Cepelova mi aveva un po' sorpreso. Lo avevo detto anche alla vigilia”.
REBECCA SRAMKOVA
“Non penso più che il rovescio lungolinea sia il mio colpo migliore. Anzi, oggi è stato il peggiore. Sicuramente oggi ho fatto ottime cose con il dritto, sia incrociato che lungolinea”.
“La mia foto sul sito WTA? Ho la bandiera slovacca dipinta sulla guancia, ma non l'ho scelta io!”
“All'inizio ero molto nervosa, è stato pur sempre il mio primo match in Fed Cup. La chiave è stata la fine del secondo set, in cui ho cambiato il mio modo di pensare”.
MATEJ LIPTAK
“La sfida è ancora molto aperta, l'1-1 è un buon risultato. Ci credevo prima di scendere in campo e ci credo ancora oggi”.
“Schiavone-Schmiedlova è iniziata in equilibrio, poi la Schiavone ha giocato sempre meglio, game dopo game era sempre più aggressiva e fiduciosa. Kaia avrebbe dovuto fare altrettanto, ma non c'è riuscita”.
“La nomination della Cepelova non è stata strategia. Non stava bene, ma era pronta per giocare. Ieri si è allenata regolarmente, poi oggi stava sempre peggio e così stamattina ho deciso di effettuare il cambio”.
“Ero convinto che Rebecca potesse esprimere questo tipo di tennis. Sapevo che poteva farlo e ci ho sempre creduto. Di solito l'esordio in Fed Cup avviene a risultato acquisito, quando non c'è niente da perdere. Lei invece è scesa in campo in una situazione delicata e ha giocato normalmente. Mi aspetto che lo faccia anche domani”.