Sarà il palazzetto di Charleroi, sede nel 2006 del primo storico successo dell’Italia di Fed Cup, a ospitare il quarto di finale di Coppa Davis di aprile fra Belgio e Italia. Inaugurato nel 2002, conta 6.300 posti a sedere. Ancora da definire la superficie, ma sembra scontata la scelta del cemento.
A poche ora dal sorteggio dei play-off di Fed Cup, che il 22 e 23 aprile porteranno l’Italia di Tathiana Garbin a Taiwan, anche la nazionale maschile ha scoperto la sede del suo prossimo impegno. Il Belgio, reduce dal week-end magico di Francoforte reso dolcissimo da uno splendido Steve Darcis, ha deciso che per i prossimi quarti di finale di Coppa Davis (7-9 aprile) ospiterà l’Italia al Palais des sports du Pays de Charleroi, meglio noto come Spiroudôme, un impianto nato nel 1992 per una ragione curiosa: ospitare un distaccamento belga della Nick Bollettieri Tennis Academy. Ma il progetto non è mai andato in porto, così dieci anni dopo la struttura è stata rinnovata e ampliata, fino ad accogliere circa 6.300 persone in assetto da pallacanestro. Oltre ad aver ospitato per sei volte la finale dell’Eurocup di Basket, infatti, lo stadio è sede degli incontri casalinghi della Proximus Spirou Basket Club Charleroi, una delle squadre più titolate della pallacanestro belga, con ben dieci scudetti nel periodo 1996-2001.
Tuttavia, lo stadio di Charleroi è molto caro anche al tennis belga: solo nell’ultimo decennio ci hanno giocato tre volte la Coppa Davis (l’ultima per il primo turno del 2013 contro la Serbia) e due volte la Fed Cup. Ma i ricordi più piacevoli li evoca all’Italia, visto che proprio sul campo dello Spiroudôme, il 16 e 17 settembre del 2006, arrivò il primo storico titolo delle azzurre di Fed Cup, grazie alla vittoria di Schiavone e Vinci nel doppio decisivo contro Justine Henin e Kirsten Flipkens. Fu l’inizio di un ciclo che si è concluso proprio lo scorso week-end, ma chissà che proprio da lì se ne possa aprire un secondo per gli uomini, a caccia della seconda semifinale negli ultimi 19 anni, dopo quella persa nel 2014 a Ginevra contro la Svizzera di Federer e Wawrinka. Ancora da definire la superficie, anche se viste le caratteristiche dei giocatori belgi sembra scontata la scelta del cemento, magari anche particolarmente rapido per esaltare i tagli e le accelerazioni di Steve Darcis, più volte decisivo con la maglia rossa della nazionale.