La notizia emerge dalle pagine di Avvenire, noto quotidiano di estrazione cattolica. Nell'edizione di sabato 18 febbraio, in un'intervista a firma di Daniele Azzolini, Francesca Schiavone ha annunciato il suo primo progetto post-carriera. A fine anno, si sposterà negli Stati Uniti “per insegnare tennis ai ragazzini”. Spiegando le ragioni della scelta, la Schiavone dice: “E' un contesto che mi affascina. Cerco un posto abituato a dare meriti a chi ne ha, in cui le capacità vengano riconosciute, dove non vi sia volontà di distruggere ma di apprezzare. Provate a considerarla una sfida, e neanche facile, temo”. Francesca ha spiegato che proverà a portare negli Stati Uniti la sua creatività. A suo dire, i giovani americani hanno basi solide ma non sanno spingersi oltre. “E sì, penso di poter diventare una buona insegnante – dice la Schiavone – lo faccio con piacere e disinvoltura”. Un progetto in pieno Schiavone-Style: sin da quando aveva 20 anni, Francesca ci ha saputo sorprendere con un carattere vivace, istrionico, specchio fedele del suo tennis.
“FARO' QUALCOSA ANCHE IN ITALIA. SE ME LO PROPORRANNO”
Si possono dare mille interpretazioni alle frasi di Francesca. In effetti è curioso che la prima italiana a vincere uno Slam, numero 4 WTA e portatrice di mille altri successi, abbandoni l'Italia subito dopo il ritiro dal tennis giocato. Non si tratta di un addio definitivo, anzi, tra le righe emerge la voglia di fare qualcosa in Italia…e forse un pizzico di amarezza. “All'Italia non rinuncio, la amo troppo. Tornerò di continuo. Farò cose anche qui, se qualcuno me le proporrà”. Come a dire che, forse, si aspettava una proposta che non è arrivata. O magari è arrivata, senza soddisfarla. Impossibile saperlo. Anche a Forlì, dopo l'ultima sconfitta in Fed Cup, Francesca aveva buttato lì una mezza frase, lamentandosi di come non ci fosse troppa comunicazione col basso negli anni d'oro della Fed Cup azzurra. “Ma non fatemi dire altro, sennò divento polemica…” aveva chiuso, pur specificando che oggi c'era una nuova impostazione, ben più aperta allo scambio e alla condivisione. Al di là delle (inevitabili) congetture, il trasferimento della Schiavone negli Stati Uniti fa rumore. Ma si sa, la Leonessa ci sa sempre sorprendere. E continuerà a farlo, magari negli ultimi tornei da giocatrice, poiché – dice – non ha rinunciato a vincere ancora qualcosa.