Nove anni fa, quando vinse il primo match nel circuito ATP a meno di 16 anni, Ryan Harrison non pensava che avrebbe dovuto aspettare così tanto. Ma poi, a un certo punto, aveva temuto che questo momento non sarebbe nemmeno arrivato. Invece ce l'ha fatta a Memphis, Tennessee, città natale di Elvis Presley. L'americano ha suonato il suo rock nella finale contro Nikoloz Basilashvili, cancellando 12 palle break su 12 nel 6-1 6-4 che gli ha regalato il titolo. “Vincere un torneo è sempre speciale, ma è anche meglio se succede davanti a un gruppo di persone arrivate in macchina dalla mia città, e che conosco da quando avevo cinque anni – ha detto Harrison – vincere con amici e famiglia in tribuna ha reso tutto più speciale. Loro sanno quanto lavoro e dedizione c'è dietro questa vittoria”. Non è un caso, forse, che il primo titolo di Harrison sia arrivato a Memphis, laddove ha visto il suo primo match da spettatore, quando era bambino. Partiva in macchina con suo padre, dalla sua Shreveport, e ammirava i campioni nella speranza di diventare come loro. “Tornare qui e vincere il torneo quando avevo pensato che fosse ormai impossibile…è fantastico”.
BEST RANKING EGUAGLIATO
Il georgiano ha provato a fare partita con il dritto, ma Harrison si è difeso alla grande, spingendolo spesso all'errore. Dopo un primo set durato appena 25 minuti, Basilashvili è entrato in partita e ha avuto palle break in tutti i turni di risposta nel secondo, compreso uno 0-40 sul 3-2 in suo favore, ma non ne ha trasformata neanche una. “Lui ne ha sciupate molte e io ho sfruttato l'unica che ho avuto. Sono stato fortunato, ma nel tennis può succedere”. Da parte sua, Basilashvili ha qualche rimpianto per le palle break sciupate. “Se ne avessi sfruttata una, forse avrei trovato il ritmo. Ma lui mi ha fatto giocare tanti colpi, è stato bravissimo”. Curiosamente, la finale di Memphis è stato il secondo confronto tra i due dopo la semifinale al Futures di Shingle Springs, nel 2009. Per Harrison è il secondo titolo consecutivo dopo la vittoria di due settimane fa al Challenger di Dallas: questi successi gli hanno restituito un posto tra i top-50 e gli consentono di eguagliare il best ranking (n.43 ATP) centrato quasi cinque anni fa, il 16 luglio 2012. Ma stavolta sembra pronto a salire ancora più in alto.
ATP 250 MEMPHIS – Finale
Ryan Harrison (USA) b. Nikoloz Basilashvili (GEO) 6-1 6-4