“Fermiamo David Haggerty”: inizia così una lettera aperta pubblicata sui social da Dirk Hordorff, uno dei vice presidenti della Federazione tedesca. Il punto della discordia è uno solo: il desiderio del nuovo board di far giocare le finali di Davis e Fed Cup in sede unica: “la DTB non è per niente d’accordo, e tanti altri con noi”.Fin dalla sua elezione, nel settembre del 2015, il nuovo presidente dell’ITF David Haggerty ha posto fra le priorità del suo mandato le modifiche al format della Coppa Davis, per svecchiare la competizione e renderla più appetibile sia per il pubblico sia per i top players, presenti sempre più a singhiozzo. Il punto che più gli sta a cuore è l’istituzione di una fase finale in sede neutra (si parla di Final Four per la Fed Cup, solo finale per la Davis), così che la città ospitante possa essere decisa a priori a inizio stagione, sfruttando molto meglio la ricettività di un evento che – secondo lui – non viene valorizzato a pieno dall’ITF. Tuttavia, mentre su altre possibili modifiche i giocatori sembrano favorevoli al confronto, di questa non ne vogliono proprio sentir parlare. Idem alcune federazioni, come la Deutscher Tennis Bund tedesca, che ha compiuto una decisa presa di posizione, comunicando all’ITF di non essere per nulla d’accordo con la linea che vorrebbero adottare. La notizia è stata resa pubblica da Dirk Hordorff, coach di Janko Tipsarevic ma anche uno dei sei vice presidenti della DTB, con delega al “Dipartimento III”: sport di alto livello, istruzione e formazione. Hordorff ha pubblicato una lettera aperta sui propri account social, che si apre con una frase ben chiara: “Stop David Haggerty, president of the ITF”. Nel testo si legge che la Federazione tedesca non è d’accordo con l’intenzione di organizzare le finali in sede neutra, e l’ha fatto presente all’ITF. “Finale o final four in sede neutra – scrivono – distruggerebbero il formato unico dell’evento. La posizione della Federazione tedesca è la stessa della gran parte dei migliori giocatori del mondo”.L'OPINIONE DI DJOKOVIC E MURRAY
Nel messaggio di Hordorff sono riportate le parole di Novak Djokovic, presidente del Players’ Council dell’ATP, e del numero uno del mondo Andy Murray. “L’unica cosa che vogliono cambiare – ha detto "Nole" – è la finale in sede neutra, e credo che nessuno sia d’accordo. Vorrebbe dire togliere ai giocatori l’unica cosa che gli piace della competizione, ovvero la possibilità di giocare in casa e davanti al proprio pubblico”. Gli fa eco Murray: “nel consiglio dei giocatori nessuno è d’accordo all’idea di una finale in sede unica. Ci sono un sacco di temi che si possono discutere, per cercare di migliorare. Ma per il momento non ne abbiamo toccato nemmeno uno”. Il punto che metti tutti d'accordo è quello di tagliare la giornata di venerdì, giocando solo sabato e domenica con incontri al meglio dei tre set. Secondo Djokovic la Federazione Internazionale non è stata molto recettiva, anche se in realtà già da qualche mese circola la voce che vorrebbero presto fare una prova nel Gruppo 1, che dovrebbe cambiare nome in “World Group II” come in Fed Cup, pur lasciando a sedici le formazioni della Serie A. Il messaggio della DTB (non è un comunicato ufficiale, ma Hordorff è un membro del board e parla a nome della Federazione) si conclude con un punto cardine: “le modifiche a Coppa Davis e Fed Cup devono essere accettate dei giocatori, perché sono loro a renderle uniche e fantastiche. Combattiamo insieme per dare un futuro migliore a questi due eventi, con la speranza che le nazioni stoppino i piani di David Haggerty”. Un messaggio forte, che lascia intendere come presto si accoderanno altre voci, e poi altre ancora. E a quel punto, per evitare che le modifiche finiscano per peggiorare la situazione, l’ITF sarà costretta ad aprire le orecchie.
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