Continua il periodo d’oro di Jo-Wilfried Tsonga, che dopo il successo a Rotterdam raggiunge la finale anche all’Open 13, dove ha già conquistato due titoli in passato. Batte Nick Kyrgios e si contenderà il successo finale contro un ritrovato Lucas Pouille, passato in due set su un brutto Gasquet.Continua anche a Marsiglia il momento di grazia di Jo-Wilfried Tsonga. Dopo il successo della settimana scorsa all’ATP 500 di Rotterdam, eccolo approdare alla seconda finale consecutiva, la quarta all’amato Open 13, che ha già vinto nel 2009 e nel 2013. Tutt'altro che facile e scontato l'incontro di oggi, visto che per la prima volta in carriera si trova di fronte Nick Kyrgios, detentore del titolo. Il risultato finale, 7-6 2-6 6-4 in 2 ore e un quarto di gioco, racconta di un incontro sempre in bilico almeno per due set. Colpi spettacolari, occasioni perse da ambo le parti e un livello di gioco che ha strappato più di un applauso entusiasta al pubblico assiepato sugli spalti. Di Tsonga abbiamo ammirato, in queste settimane, gli evidenti miglioramenti. Se il dritto è sempre la sua arma devastante, sono soprattutto il rovescio e la risposta al servizio che lo rendono molto più sicuro e competitivo. L'incontro di oggi comincia con i due giocatori incisivi e poco propensi a concedere punti alla risposta. Ma dura davvero poco. Già nel sesto gioco arrivano le occasioni, per il francese. Ben tre consecutive, ottenute anche con la ciliegina di un rovescio ad una mano da proiettare nelle cineteche. Kyrgios argina, impatta sul 3 pari e in preda ad esaltazione si mette a fare il fenomeno. Strappa lui il servizio a Tsonga al nono gioco e serve quindi per il set. Il francese ricomincia a recitare il suo copione e non da nemmeno il tempo all'australiano per avvicinarsi al traguardo. Controbreak, condito da un altro rovescio lungolinea da applausi. Si giunge al tiebreak. Tsonga si mette a sfondare con il dritto e per poterlo portare a casa basta un minibreak, sul 2-3.FINALE CON POUILLE
A inizio secondo set, Kyrgios, trova il tanto agognato break. E comincia una mezz'ora di tennis davvero d'alta scuola da parte dell'australiano. Nick serve bene, risponde meglio e chiude il set ottenendo un altro break all'ottavo gioco. Si prospetta un terzo set combattuto. Ma la battaglia finisce ancor prima di cominciare. Kyrgios nel terzo gioco si fa togliere il servizio dopo un paio di volèe sin troppo titubanti non concluse a rete. Tsonga ringrazia, inserisce di nuovo la sua marcia migliore e conclude l'incontro senza correre più alcun pericolo. E si assicura la 25ima finale in carriera, che lo vedrà a caccia del titolo numero 14. Come spesso accade nei tornei francesi, che sfruttano a dovere il gran numero di “galletti” fra i primi 30 del mondo, se la giocherà con un connazionale: ma a sorpresa non sarà Richard Gasquet, bensì Lucas Pouille, passato per 7-5 6-3 sul compagno di Davis nella seconda semifinale. Il duello è stato in perfetto equilibrio fino al 5-5, poi Gasquet ha mollato la presa e Pouille ha infilato un parziale di sette giochi consecutivi, involandosi addirittura sul 5-0. Sembrava finita, invece il più giovane dei due ha dovuto lottare per altri quattro game, perdendone tre e uno dei due break di vantaggio. Ma gli è bastato l’altro per portare a casa il match, conquistare la terza finale in carriera (bilancio 1-1) e ribadire che i problemi di inizio stagione sono definitivamente alle spalle.
ATP 250 MARSIGLIA – Semifinali
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) b. Nick Kyrgios (AUS) 7-6 2-6 6-4
Lucas Pouille (FRA) b. Richard Gasquet (FRA) 7-5 6-3
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