Il torneo di Indian Wells, scattato in questi giorni, è all'avanguardia nel campo della tecnologia e delle strutture. Ma neanche gli altri stanno a guardare: nei giorni scorsi, infatti, sono arrivate notizie importanti dal Western & Southern Open di Cincinnati (in programma dal 12 al 20 agosto). Un investimento di 5 milioni di dollari migliorerà un impianto già all'avanguardia, la cui ultima ristrutturazione risale al 2010. L'assetto attuale comprende 16 campi, tra cui quattro stadi. Cincinnati vanta un record: Slam a parte, il Lindner Family Tennis Center (che in verità si trova a Mason, a una quarantina di chilometri da Cincinnati) è l'unico impianto del tour avere più di due stadi permanenti. Ma chi si ferma è perduto: nel 2017, dunque, ci saranno tre interventi strutturali. Due di ordine tecnico, uno pensato soprattutto per il pubblico. Intanto sarà costruito un nuovo campo, il 17esimo, dotato di tribuna ma che sarà utilizzato esclusivamente per gli allenamenti. “La nostra sfida è trovare un buon numero di campi di allenamento – ha detto il direttore del torneo Will Sikes – ci siamo resi conto che gli allenamenti sono un'attrattiva per il pubblico, quasi quanto i match. Si può assistere a un tennis di grande qualità a due passi di distanza”. L'appeal degli allenamenti era già stato intuito a Roma: da qualche anno, infatti, gli orari delle varie sessioni sono resi pubblici e gli appassionati hanno letteralmente preso d'assalto i campi occupati dai top-players (ricordate le 5.000 persone ad assistere a un allenamento domenicale di Roger Federer?). Inoltre, saranno inserite le luci artificiali su ulteriori due campi (arrivando a un totale di otto campi illuminati). “In questo modo, avremo più opzioni per recuperare se la pioggia dovesse rinviare gli incontri” ha detto Sikes.
L'IMPORTANZA DEI POSTI AUTO
In effetti, quella del 2016 è stata un'edizione un po' sfortunata, falcidiata dall'acqua (e condizionata dal torneo olimpico, appena terminato). Sikes spiega così il calo di pubblico, sceso a 187.106 unità contro le 199.217 del record fatto registrare nel 2015. Questi dati hanno fatto registrare il sorpasso di Roma per numero di spettatori, portando il Foro Italico al quarto posto come torneo più seguito tra i nove Masters 1000 (alle spalle di Indian Wells, Miami e Madrid). Per migliorare il proprio record, e magari superare le 200.000 unità, a Cincinnati hanno lavorato duramente sui parcheggi. Di solito, il pubblico può lasciare la propria auto su un parcheggio erboso, ricavato da un campo da golf. Le abbondanti piogge dell'anno scorso avevano creato pozze d'acqua e fanghiglia, costringendo il torneo a dirottare gli appassionati su parcheggi alternativi fuori dall'impianto, e a portarli al Tennis Center con apposite navette. Quest'anno la capienza del parcheggio pavimentato “Diamond Lot” sarà più che raddoppiata, passando da 200 a 445 posti auto (a pagamento, acquistabili con un abbonamento settimanale), mentre sarà migliorato il drenaggio dei campi da golf, con la costruzione di percorsi pedonali pavimentati che dovrebbero garantire un comfort ideale anche in caso di pioggia. E' importante che Roma segua con attenzione quanto succede a Cincinnati, non tanto perché si tratta di un concorrente diretto per i possibili cambiamenti in calendario (il competitor resta Madrid), ma perché in questo momento Cincinnati è l'unico torneo del tour ad avere le stesse identiche caratteristiche di Roma: Masters 1000 maschile, Premier 5 femminile, unica sede, stessa durata. Cincinnati ha gli spazi e strutture più moderne, Roma ha la tradizione e la bellezza del luogo. Ma è vietato fermarsi, anche per preservare l'importante sorpasso fatto registrare l'anno scorso.