Si torna in Puglia, ma stavolta le premesse sono diverse e meno allettanti. Due anni fa, fu il Circolo Tennis Brindisi a ospitare lo spareggio per restare nel World Group I di Fed Cup. Stavolta ci giochiamo la permanenza nel Gruppo II e, soprattutto, non arriveranno le americane. L'Italia di Tathiana Garbin, dopo la sconfitta contro la Slovacchia, attende Taiwan dopo che le due federazioni si sono accordate per invertire la sede. L'urna londinese, infatti, aveva assegnato ai nostri avversari la scelta del fattore campo. La decisione di giocare in Italia inverte anche le sorti tecniche dell'incontro. La terra battuta e il clima, sulla carta, dovrebbero giocare a favore dell'Italia. Si gioca a Barletta, presso il prestigioso Circolo Tennis intitolato a Hugo Simmen, che in 50 anni di storia vanta tante pagine importanti. Intanto, la Coppa Davis: nel 1969 ospitammo l'Austria e vincemmo 5-0. In tempi più recenti, Barletta ha trovato un posto importante nel circuito mondiale: nel 1997 è nato un torneo Challenger di ottimo livello, uno dei primi eventi europei sulla terra battuta. L'albo d'oro è straordinario: proprio a Barletta colse una delle sue prime vittorie un giovanissimo Rafael Nadal (anno 2003, non aveva ancora 17 anni). Barletta fu trampolino di lancio anche per Richard Gasquet, senza dimenticare i successi di giocatori che erano stati (o sarebbero diventati) top-10: Carlos Costa, Felix Mantilla e Nicolas Almagro. Come se non bastasse, a Barletta ha colto una delle sue ultime vittorie Sergi Bruguera. L'evento era uno dei più longevi ATP Challenger italiani ed era diretto da Isidoro “Dodo” Alvisi, storico consigliere di Angelo Binaghi.
L'IMPORTANZA DELLA ERRANI
Il torneo avevo chiuso i battenti dopo l'edizione nel 2012 salvo poi tornare in calendario l'anno scorso sotto la direzione di Enzo Ormas, che peraltro già dirige l'altro fortunato Challenger di Andria (l'occasione di riportare il torneo in Puglia fu la cancellazione di un paio di eventi in Turchia). Sarà proprio la 18esima edizione del Challenger a facilitare l'organizzazione di Italia-Taiwan (o, se preferite, Cina Taipei): si giocherà dall'8 al 16 aprile, quindi buona parte degli allestimenti saranno già pronti. Per la Fed Cup dovrebbero essere installate tribune sui due lati lunghi per una capienza complessiva di 1.500 spettatori. A 40 giorni dalla sfida, è impossibile prevedere chi ci sarà. Se in casa Taipei ci sono le problematiche tra Su Wei Hsieh e la sua federazione, nonché i dubbi sulle sorelle Chan, Tathiana Garbin dovrà convincere Sara Errani a esserci nel weekend in cui si giocheranno le qualificazioni del WTA Premier di Stoccarda, dove l'azzurra non entrerà direttamente in tabellone. A meno che non decida di andare a Istanbul, con un campo di partecipazione inferiore e potrebbe avere il weekend libero. Alcuni spifferi fanno pensare che Sarita giocherà. Per il resto, è ipotizzabile la convocazione di Jasmine Paolini e Martina Trevisan, che in queste settimane hanno giocato un paio di tornei in Cina (Zhuhai e Shenzhen), accompagnate proprio dalla Garbin. Detto che Roberta Vinci è un'incognita, Karin Knapp si è operata e Francesca Schiavone ha detto addio alla Fed Cup, è probabile che Tax debba convocare un'altra new entry. A Forlì, nelle vesti di quinta giocatrice, c'era la torinese Camilla Rosatello. Per adesso c'è una sola certezza: il futuro della Fed Cup italiana si giocherà a Barletta, la Città della storica Disfida.
(La foto in home page è di Antonio Costantini / FIT)
Fed Cup: Italia-Taiwan si giocherà a Barletta
Scelta la sede che dovrà sancire la permanenza azzurra nel World Group II: si va al Circolo Tennis Barletta, che ospiterà un ATP Challenger (tornato in calendario nel 2016, dopo 4 anni di assenza) nella settimana precedente all'evento. In Casa Italia arrivano indiscrezioni positive sull'eventuale partecipazione di Sara Errani.