All’esordio a Miami, Roberta Vinci incappa in una giornata storta, cedendo in poco più di un’ora al tennis di talento di Taylor Townsend. Dopo aver dominato da juniores, fra le top-100 la statunitense ci ha messo giusto il naso un paio d’anni fa, ma da vedere è sempre molto divertente. Negli ultimi quattro tornei la Vinci ha conquistato un solo match: uscirà dalle prime 30.Mai break in apertura fu meno veritiero. La sfida di secondo turno per WTA Premier Mandatory di Indian Wells fra Roberta Vinci e la statunitense Taylor Townsend, per l’azzurra è iniziata nel migliore dei modi, ma è terminata in uno dei peggiori, con un KO per 6-3 6-2 al termine di una prova decisamente storta. Roberta è andata in tilt contro il tennis di talento della 20enne mancina di Chicago, ex numero 1 al mondo under 18 (ad appena sedici anni), ma poi entrata solo per un breve periodo fra le prime 100 del mondo. La statunitense paga un fisico “oversize” che di certo non l’aiuta, ma quando il suo tennis funziona riesce a sopperire al peso senza particolari difficoltà. Se n’è accorta l’azzurra, che ha provato a fare gioco col solito rovescio in back, ma dall’altra parte della rete del Campo 7 (che già ieri aveva portato poca fortuna a Sara Errani) ha trovato un muro capace di difendersi alla grande. Alla fine la differenza l’hanno fatta gli errori: la Townsend, pur spostandosi spesso (e bene) per cercare di colpire il diritto, ha sbagliato molto meno, mentre l’azzurra ha commesso veramente troppi errori col diritto, rimediando in appena 63 minuti di gioco l’ennesima sconfitta di un periodo tutt’altro che felice.La Townsend ha confermato quanto di buono si è sempre detto sul suo tennis: la stoffa c’è, la mano è educatissima e a livello tattico ci sa fare, tanto che ha capito subito di alzare la traiettoria col diritto per obbligare la Vinci ad anticipare col rovescio, e così le ha tolto (o quasi) una delle sue armi principali. E poi si è presentata a rete volentieri, regalando anche qualche splendida stop-volley, ed è stata brava nei momenti delicati, come già nelle tre vittorie che dalle qualificazioni l’avevano promossa al secondo round. Nel primo set ha contenuto i tentativi di rimonta dell’azzurra, risalita da 1-5 a 3-5 e 30-30 in risposta, ma bloccata sul più bello anche grazie a un pizzico di fortuna. E nel secondo, dopo una rapida sospensione per pioggia sul 30-30 del primo game, è subito ripartita forte. La Vinci non è riuscita a cambiare tattica, lei le ha concesso poco e dal 2-2 ha infilato una serie di quattro giochi consecutivi, vincendo 16 degli ultimi 21 punti. Un parziale che ha condannato l’azzurra a un’altra sconfitta all’esordio: in quattro tornei importanti come Doha, Dubai, Indian Wells e Miami, "Robertina" ha vinto un solo incontro in California, raccogliendo la miseria di 77 punti. Un passivo rispetto al 2016 che le costerà presto l’addio alla top-30 del ranking WTA.
WTA PREMIER MANDATORY MIAMI – Secondo turno
Taylor Townsend (USA) b. Roberta Vinci (ITA) 6-3 6-2
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