Lo spagnolo tiene a bada Jack Sock e si presenterà all'appuntamento con Fabio: sarà l'undicesimo scontro diretto. Fognini ne ha vinti tre, tutti nel 2015. L'unica volta a Miami si impose nettamente lo spagnolo. “Devo giocare al meglio ed essere aggressivo” dice Nadal, quattro volte finalista a Miami.

Per l'undicesima volta, sarà Fognini-Nadal. Nessuno se lo aspettava, a inizio torneo. Invece il weekend del Miami Open inizierà con un match che ha già regalato pagine memorabili, anche a favore dell'azzurro. Impossibile dimenticare il successo allo Us Open 2015, cinque set che svuotarono lo spagnolo di ogni energia emotiva, con quell'uscita dal campo che commosso anche il più fervido detrattore. Ma è inutile guardare al passato: Fabio trova di nuovo Rafa, “uno dei pochi veri amici che ha nel circuito” come ha rivelato qualche anno fa papà Fulvio. Nella sessione serale di mercoledì, lo spagnolo ha conquistato il pass per le semifinali mandando al tappeto Jack Sock. Il tabellino dice 6-2 6-3, ma non è stata così facile. In particolare, il secondo set ha creato qualche problema al maiorchino. Sock è salito 2-0 e 15-40 nel terzo game, sul servio di Nadal. “Penso di essere stato in controllo per tutto il primo set, è stato importante salvare quel game e poi trovare l'immediato controbreak – ha detto Nadal – sono stati due snodi positivi, in due game consecutivi, che hanno creato un po' di danni al mio avversario”. Cinque giochi di fila hanno fatto calare il sipario sulla giornata.

“CON FABIO CI CONOSCIAMO BENE”
Come è noto, Nadal ha un conto aperto con il Miami Open. Lui dice di no, ma è inevitabile che quattro finali perse lascino un po' di amaro in bocca. Contro Fognini sarà l'undicesimo scontro diretto: i numeri dicono che Nadal conduce 7-3, e l'unico precedente a Miami è stato molto duro (6-2 6-2 negli ottavi del 2014, Fognini era un po' sfibrato da tre mesi giocati a tutta birra). “Conosco molto bene Fabio, e lui conosce bene me – ha detto Nadal – abbiamo giocato diverse volte e in un paio di occasioni mi ha battuto. Sta giocando bene, sarà una bella sfida. Io devo giocare al meglio, rimanere aggressivo come stavolta e sperare di avere le mie chance”. Come detto, Nadal ha dominato il primo set con un break al secondo e uno all'ottavo game. Ma l'americano – che giocava in casa solo nominalmente, vista la folta presenza di latinos in tribuna – si è affidato al suo dritto per fare danni alle difese spagnole. Persa la chance di salire 3-0 si è un po' disunito, commettendo un grave doppio fallo sulla palla break che ha sancito il sorpasso. E così, dopo appena 83 minuti, Nadal intascava l'ennesimo buon risultato di un 2017 che gli sta dando discrete soddisfazioni. Chissà che la primavera non le tramuti in buone, o magari ottime. Però questo Fognini sembra avere – davvero – le armi per metterlo almeno in difficoltà.

ATP MASTERS 1000 MIAMI – Quarti di Finale
Rafael Nadal (SPA) b. Jack Sock (USA) 6-2 6-3