Responsabilizzato da Lleyton Hewitt, il numero 1 australiano è impeccabile a Brisbane: contro gli orgogliosi americani non sbaglia un colpo, e regala il punto del 3-1 battendo Sam Querrey. “Lleyton mi ha detto che possono essere il leader di questa squadra: devo dare il buon esempio”. I fischi dell'Australian Open sono diventati applausi.

Il momento d'oro di Nick Kyrgios prosegue, fragoroso, anche in Coppa Davis. Gli americani avevano accorciato le distanze vincendo il doppio, poi Jim Courier si è giocato la carta Sam Querrey: niente da fare, Nick non ha fatto una piega e ha regalato ai suoi un posto in semifinale. Ed è sempre più l'idolo della sua gente: dopo l'ace finale, la Pat Rafter Arena è esplosa intonando il suo nome, mentre lui veniva sommerso dagli abbracci dei compagni. Kyrgios si è imposto 7-6 6-3 6-4, peraltro rimontando da 1-4 nel terzo set. Grande gioia per Lleyton Hewitt, la cui presenza in panchina sta ridando stimoli e voglia di Davis a tutto l'ambiente australiano. Pochi, come lui, sanno toccare le corde giuste. “Non c'è onore più grande che indossare la casacca verde-oro dell'Australia – ha detto – non potrei essere più orgoglioso dei miei ragazzi. In questa campagna hanno messo tanto sforzo e impegno. Hanno fatto tutto quello che abbiamo chiesto loro, e anche lo staff tecnico è stato grande”. Oltre a doti tecniche notevoli, Kyrgios ha mostrato una certa solidità mentale, rimontando da un pericoloso 0-3 nel primo set (proprio come gli era successo contro Isner), maturato con due doppi falli nel suo primo game di servizio. Ma ha rapidamente aggiustato il mirino, cancellando con un ace a 220 km/h un delicato setpoint per il suo avversario sul 5-6, salvo poi dominare il tie-break. Come detto, ha dovuto rimontare anche nel terzo, ma ha raccolto cinque game consecutivi giocando davvero al top.

UN GIOVANE LEADER
“Ho aspettato questa serie per lungo tempo” ha detto il Golden Boy di Canberra, mostrandosi più coinvolto che mai nel progetto Davis. Piovono complimenti, anche dal capitano Yankee Jim Courier. “E' tutto nelle sue mani. Concentrato e resistente, può e deve chiudere l'anno tra i primi cinque”. Come detto, Courier aveva provato a cambiare le carte in tavola inserendo Querrey al posto di Sock. Vuoi perchè il n.1 americano era stanco dopo le prime due giornate, vuoi perché Querrey aveva battuto Kyrgios nella corsa al titolo di Acapulco, un mese fa. Era dal 2014, tuttavia, che il gigante di San Francisco non giocava un singolare di Davis a risultato non ancora acquisito. D'altra parte, Courier aveva bisogno di un guizzo per tenere viva la serie e dare agli States la speranza di ribaltare lo 0-2 della prima giornata. Non ci riescono, pensate un po', dal 1934. Se Querrey avesse centrato l'impresa, probabilmente Isner sarebbe stato favorito contro Jordan Thompson. Ma non avevano fatto i conti con il nuovo Kyrgios, che ha trasformato i fischi di Melbourne (dopo la sconfitta contro Seppi) nelle ovazioni di oggi. “Non so perché l'abbiano fatto, avevo perso in cinque set e avevo dato il massimo. Non mi trovavo in una buona posizione, ma credo che l'unico modo per risolvere certi problemi siano le vittorie”. Ormai Hewitt ha deciso: è Kyrgios il leader di questa squadra. “Per questo devo dare il buon esempio: a parte Di Minaur sono il più giovane del team, ma tutti guardano a me”. In semifinale, gli australiani saranno costretti a una complicata trasferta in Belgio. Non sarà semplice. Per informazioni, chiedere all'Italia.

COPPA DAVIS 2017 – Quarti di Finale
AUSTRALIA – STATI UNITI 3-2

Jordan Thompson (AUS) b. Jack Sock (USA) 6-3 3-6 7-6 6-4
Nick Kyrgios (AUS) b. John Isner (USA) 7-5 7-6 7-6
Johnson / Sock (USA) b. Groth / Peers (AUS) 3-6 6-3 6-2 2-6 6-3
Nick Kyrgios (AUS) b. Sam Querrey (USA) 7-6 6-3 6-4
John Isner (USA) b. Sam Groth (AUS) 7-6 6-3