L'interesse del pubblico italiano sarà focalizzato soprattutto su Barletta, dove le ragazze di Tathiana Garbin proveranno a mantenere un posto nel World Group II contro Taipei. Il weekend del 22-23 aprile, tuttavia, proporrà anche le semifinali mondiali e gli spareggi che stabiliranno la “Serie A” 2018, anche se sull'argomento è doveroso porre un asterisco: voci sempre più insistenti, infatti, sostengono che il Gruppo Mondiale potrebbe essere portato a 16 squadre. Certe partite, dunque, rischiano di non avere troppo senso. Ma c'è un trofeo da assegnare e due semifinali davvero curiose: da una parte, due delle nazioni più blasonate (Stati Uniti e Repubblica Ceca), dall'altra due squadre in cerca del primo titolo (Bielorussia e Svizzera). A giudicare dalle convocazioni, la Svizzera sembra la squadra più attrezzata. Ma ciò che salta all'occhio, in questo momento, è la generale mediocrità delle rose. Se nei play-off avremo in campo Angelique Kerber, Simona Halep e Johanna Konta, nelle semifinali mondiali non ci sarà neanche una giocatrice compresa tra le top-20. Le meglio piazzate saranno Timea Bacsinszky (n.22) e CoCo Vandeweghe (n.23). A onor del vero, ci sono due straordinarie specialiste del doppio: Bethanie Mattek Sands (n.1 nella classifica di specialità) e l'eterna Martina Hingis, che al di là dell'ottava posizione vanta una classe infinita. A parte questo, non sono certo le due migliori semifinali possibili. C'è addirittura una squadra, la Bielorussia, priva di top-100 WTA. Ma vediamo cosa ci aspetta.
STATI UNITI – REPUBBLICA CECA
Le ragazze di Petr Pala hanno vinto cinque delle ultime sei edizioni, ma il loro dominio è più che mai a rischio. Per la trasferta americana devono fare a meno di tutte le migliori: a parte l'infortunata Petra Kvitova, mancheranno Karolina Pliskova, Barbora Strycova e Lucie Safarova. Le speranze ceche passeranno dalla giovanissima Katerina Siniakova (n.38 WTA), ragazza promettente ma ancora acerba. Insieme a lei, due new-entry assolute: Krystina Pliskova e la giovanissima Marketa Vondrousova, classe 1999. Il quartetto è completato da Denisa Allertova. Incuriosisce la presenza della gemella di Karolina Pliskova, in grande crescita negli ultimi mesi. Non partono battute, anche se Kathy Rinaldi ha effettuato una scelta a sorpresa: si giocherà a Saddlebrook, su terra verde. Più che favorire le sue giocatrici, ha optato per la superficie peggiore (almeno in linea teorica) per le avversarie. Il team di casa sarà guidato da CoCo Vandeweghe, sempre motivatissima quando si tratta di rappresentare la bandiera. Dopo la semifinale in Australia non ne ha azzeccata una, però in Fed Cup spesso tira fuori il meglio. Per il ruolo di seconda singolarista si giocheranno il posto Lauren Davis e Shelby Rogers, entrambe a loro agio sulla terra verde. In caso di 2-2 dopo i singolari, la Mattek-Sands è pronta a guidare il doppio. Insomma: americane favorite.
BIELORUSSIA – SVIZZERA
Salite nel Gruppo Mondiale grazie a Victoria Azarenka, le bielorusse si sono ritrovate senza la loro numero 1. Lo stop di Vika per maternità ha lasciato il team senza top-100 WTA. Eppure, Sasnovich e Sabalenka (41 anni in due) hanno vinto un buon match contro l'Olanda di Kiki Bertens. E così, senza reali stelle, la Bielorussia si ritrova a giocarsi una semifinale in casa. Il team è completato dall'esperta Olga Govortsova e dall'altra giovane Vera Lapko. Sulla carta partono sfavorite contro una Svizzera dai nomi importanti. Tuttavia, il fattore campo e il momento di forma non straordinario delle rossocrociate potrebbe regalare un match equilibrato. Timea Bacsinszky è rimasta su buoni livelli, ma non straordinari rispetto a quelli toccati nel 2015. E poi c'è Belinda Bencic in difficoltà: uscita dalle top-100, eliminata in avvio anche a Biel, un paio di settimane fa è stata costretta a tornare a giocare un torneo ITF. Viste le sue condizioni, è possibile che in singolare venga scelta Viktorija Golubic. La presenza di Martina Hingis dovrebbe dare un pizzico di tranquillità alle svizzere. C'era anche lei, nel 1998, nella finale persa per un soffio contro la Spagna. Non avrebbe mai immaginato di avere un'altra possibilità a diciannove anni di distanza. In questo momento, la sensazione è che la finale sarà Stati Uniti-Svizzera.