Altro che trattamento di favore per il compleanno: Rafael Nadal boccia “Sascha” Zverev rifilandogli un doppio 6-1 in 68 minuti, e cancellati gli interrogativi del match con Edmund. Può puntare alla decima nel Principato. Intanto, dopo Murray cade anche Wawrinka e la parte alta resta senza big. Il più forte è Cilic, ma se Pouille fosse davvero una futura star…Il commentatore di TennisTV l’ha definita una “clay court lesson”, Alexander Zverev ci ha aggiunto una racchetta disintegrata in due a metà del secondo set, e Rafael Nadal ha perso la scommessa coi giornalisti. Alla vigilia del suo ottavo di finale a Monte Carlo, gli avevano chiesto se affrontare il baby fenomeno tedesco sulla terra battuta sarebbe stato più facile rispetto alle due battaglie passate sul cemento, entrambe terminate al set decisivo. “Rafa” ha detto di no senza troppi giri di parole, ma il campo gli ha dato torto. Lo scorso anno a a Indian Wells per vincere impiegò 2 ore e 34 minuti, con tanto di match-point salvato; quest’anno a Melbourne ce ne ha messe oltre quattro, mentre sul rosso del Masters 1000 monegasco gli è bastata un’oretta e spiccioli, per chiudere 6-1 6-1 e rovinare il ventesimo compleanno al rivale. Poteva essere una festa, invece è diventato un incubo, contro un Nadal che non gli ha dato la minima chance di rendersi pericoloso e ha confermato che per diventare il primo di sempre a vincere dieci volte lo stesso torneo non ha voglia di aspettare né Barcellona né Parigi. Vuole riuscirci subito, in quel Principato dove nel 2016 ha capito che era l’ora di tornare grande, e da dove quest’anno vuole lanciare una stagione rossa come quelle dei vecchi tempi. Le condizioni sembrano ideali: Federer non c’è, Djokovic arranca, Murray ha fatto tre passi falsi in cinque tornei, mentre il suo tennis funziona. Mercoledì contro Kyle Edmund un po’ meno, all’indomani molto di più. Zverev diventerà fortissimo, anche sulla terra, ma resta la superficie sulla quale deve lavorare di più. Nel primo set Nadal è scappato subito sul 4-1, nel secondo è volato 4-0 e Zverev è riuscito giusto a evitare il bagel, prima di chiudere il match con un doppio fallo. Sinonimo di resa a testa bassa, k.o. tecnico, voglia di mettere fine a una lezione durata sin troppo. Non un bel segnale per lui, uno ottimo per Nadal, che nei quarti sfiderà uno fra Jan-Lennard Struff e Diego Schwartman, sorprese del mercoledì monegasco.
CUEVAS “MATA” WAWRINKA, LA CHANCE DI POUILLE
Tuttavia, le vere sorprese sono arrivate all’indomani, in un giovedì che ha ribaltato i pronostici nei primi tre incontri importanti. Non solo Albert Ramos, che ha approfittato del crollo del numero uno Andy Murray, ma anche David Goffin che batte Dominic Thiem e soprattutto uno splendido Pablo Cuevas, che contro Stan Wawrinka è andato a prendersi una delle migliori vittorie in carriera. L’uruguaiano ha giocato un match perfetto, mix di concentrazione, consistenza e un servizio da otto (!) punti persi in dieci turni di battuta, roba che nemmeno John Isner sul ghiaccio. Wawrinka non ha visto l’ombra di una palla-break, gli è bastato commettere qualche errore di troppo in un paio di game e ha dovuto dire addio al torneo con un doppio 6-4, mancando una bella chance di arrivare in finale. La sua caduta, unita a quella di Murray, ha lasciato deserta la parte alta del tabellone, e ha deciso che a conquistare la finale sarà uno fra Ramos-Vinolas, Cilic, Cuevas e Pouille, in rigoroso ordine di posizionamento nel tabellone. L’unico ad averne già giocata una a livello Masters 1000 (vinta, nel 2016 a Cincinnati) è Cilic, che nei primi due match ha mostrato un gran bel tennis, battendo in due set Chardy e Berdych. Ma sulla terra non sembra irresistibile. E allora i francesi possono sperare nella stella del (loro) futuro Lucas Pouille, ai quarti dopo soli tre game giocati grazie alla caviglia dolorante del connazionale Adrian Mannarino. Il 23enne di Grande Synthe, quartofinalista nel 2016 sia a Wimbledon sia allo Us Open, non ha iniziato benissimo la stagione, ma ha la grande chance per riscattarsi e ripartire, con il pubblico di casa pronto a dargli una mano. Se è veramente destinato alla top-5 come molti credono, certe occasioni non dovrebbe lasciarsele sfuggire.

MASTERS 1000 MONTE CARLO – Ottavi di finale
Rafael Nadal (ESP) b. Alexander Zverev (GER) 6-1 6-1
Pablo Cuevas (URU) b. Stan Wawrinka (SUI) 6-4 6-4
David Goffin (BEL) b. Dominic Thiem (AUT) 7-6 4-6 6-3