Termina in semifinale la corsa di Paolo Lorenzi all’ATP 250 di Budapest: come già successo la scorsa settimana a Monte Carlo, l’azzurro parte male e poi gioca alla pari nel secondo set, ma il francese è di un’altra categoria. Finale contro Aljaz Bedene, in serie positiva da ben 16 incontri.Paolo Lorenzi può essere contento così. Quello che doveva fare all'ATP 250 di Budapest l’ha fatto, infilando tre bei successi uno via l’altro per centrare la quinta semifinale in carriera a livello ATP. Si sapeva che per battere la prima testa di serie Lucas Pouille, peraltro reduce dalla semifinale a Monte Carlo, serviva una prova che – almeno per il momento – non è nelle corde della Prestige del toscano. Batte quasi sempre i giocatori meno forti di lui, gruppo che negli anni è diventato sempre più folto, ma vince quasi mai contro quelli più forti. Il clan è andato via via restringendosi, ma Pouille ne fa parte a tutti gli effetti e l’ha dimostrato con un 6-2 7-5 frutto di un incontro mai davvero in discussione. Come già successo una decina di giorni prima nel Principato, Lorenzi è partito male nel primo set e poi è riuscito a fare match pari nel secondo, ma alla lunga la superiorità del francese è venuta fuori. Lo dimostra il suo rendimento al servizio: in tutto il match non ha concesso nemmeno una palla-break, e solo una volta si è trovato sotto 0-30. Per il resto, nei suoi turni di battuta non ha mai avuto problemi, e ha potuto concentrarsi su quelli dell’azzurro. Lorenzi ha trovato lentamente il ritmo giusto, ma il francese ha mostrato ben poche difficoltà ad accelerare sui suoi cariconi di diritto, e quando ha deciso che era il momento di andare a chiudere ha inserito una marcia insostenibile. Lorenzi è riuscito a salvarsi sul 4-4, mostrando grande coraggio su due delle tre palle-break concesse (smorzata e lob vincente; servizio e diritto) ma un paio di errori col diritto l’hanno condannato sul 5-5, e il match ha trovato definitivamente il suo padrone.PERICOLO BEDENE PER POUILLE
Lorenzi lascia comunque la Bulgaria con la valigia piena di aspetti positivi, una condizione molto interessante in vista dei tre appuntamenti più importanti sulla terra battuta (dove nel 2016 non raccolse alcun successo), e pure 90 punti che gli permetteranno di eguagliare il proprio best ranking. Vuol dire che gli basterà vincere un paio di match fra Madrid, Roma e Roland Garros, per andare oltre la 35esima posizione, ma il tennis visto a Budapest dice che farebbe bene a non accontentarsi. Pouille, che all’esordio al nuovo Gazprom Hungarian Open era stato costretto a salvare due match-point a Jiri Vesely, dà invece seguito al suo ottimo periodo lanciato a Monte Carlo, dopo un avvio di stagione non brillantissimo. Dodici mesi fa il francese raggiunse a Bucarest (evento sostituito proprio da quello della capitale ungherese) la sua prima finale nel Tour, prologo di un’estate ricchissima di soddisfazioni, mentre domenica giocherà la quarta da super favorito, con l’obiettivo di avvicinarsi ancora di più a quella top-10 che ormai dista poco più di 300 punti. A contendergli il titolo troverà lo sloveno (di passaporto britannico) Aljaz Bedene, uno dei tennisti più caldi del momento, capace di vincere 23 degli ultimi 24 incontri disputati, gli ultimi 16 consecutivamente. Prima ha vinto il ricco Challenger di Irving, poi si è qualificato a Miami, quindi ha firmato la doppietta nei Challenger di Sophia Antipolis e Barletta. E poi ha infilato altre sei vittorie a Budapest, dove è rimasto fuori di un solo posto dal tabellone principale ma ha rimediato partendo dalle qualificazioni, eliminando Gaio, due volte Copil (prima al turno finale delle “quali”, poi all’esordio nel main draw dove il rumeno è entrato come lucky loser), Haase, Karlovic e la sorpresa del torneo Laslo Djere, sconfitto 6-2 6-4 in semifinale. Tutto lascia pensare che la corsa del 27enne di Lubiana – alla seconda finale ATP dopo quella del 2015 a Chennai – sia pronta allo stop. Ma visto come sta giocando…
ATP 250 BUDAPEST – Semifinali
Lucas Pouille (FRA) b. Paolo Lorenzi (ITA) 6-2 7-5
Aljaz Bedene (SLO) b. Laslo Djere (SRB) 6-2 6-4
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