La cinquantesima sfida Nadal-Djokovic prima il maiorchino, che conquista la terza finale consecutiva. Lui conferma il grande momento, mentre Djokovic conferma le tante perplessità, su una situazione che non accenna a cambiare. E da quel Roland Garros dove tutto è iniziato, o tutto è finito, sono passati quasi dodici mesi. Per Rafa nuova sfida con Thiem. È la cinquantesima sfida, quella della semifinale del Masters 1000 di Madrid, tra Rafael Nadal e Novak Djokovic. La cinquantesima sfida che deve risolvere, se non tutti, molti dubbi riguardo i due contendenti. Cinquantesima sfida che ci lascia con piacevoli conferme e tante, troppe perplessità. Che Rafa sia in un momento di buona forma, dopo che per mesi se ne era cantato il de profundis, è sotto ai nostri occhi, sin dall'inizio dell'anno. Non il miglior Nadal, ancora lontano dall'essere perfetto, ben lungi dall'essere la macchina perfetta di un tempo. Aiutati che gli avversari ti aiutano: il solo immortale Federer a pararsi dinnanzi al maiorchino in questi primi mesi del 2017. E quelli che devono o dovrebbero essere i rivali più ostici, praticamente non pervenuti. Il numero uno al mondo Andy Murray, Stan Wawrinka, le giovani leve e, appunto, Novak Djokovic. E qui siamo alle perplessità: Novak , ha vinto gli ultimi sette confronti diretti, non lasciando nemmeno un set lungo la strada, e contro il rivale spagnolo non perde dal Roland Garros del 2014. Ma di quel Novak pare non esserci più nemmeno l'ombra. Capitato con fortuna in questa semifinale , stante l'ennesimo ritiro del giapponese di cristallo Kei Nishikori, è apparso irriconoscibile per larghi tratti del match. Desolatamente inerme al cospetto di un nulla più che discreto Nadal. Incapace di un allungo, di un recupero e soprattutto di difendersi.Il risultato tanto atteso è un 6-2 6-4 in poco più di un'ora e mezza. Un'ora e mezza suggellata giusto da qualche barlume, nel secondo set. Cosa raccontare di questo incontro? Il primo set di Djokovic è impietoso nella trama e nella sostanza. Rafa, senza nemmeno strafare, si ritrova 4-0, e poi chiude 6-2. In appena 40 minuti e con solo la miseria di 5 punti concessi sul proprio servizio. Il secondo sembra essere anche peggio: avanti subito di un break, Rafa – forse sorpreso dalla troppa semplicità dell'incontro – si lascia prendere dalla prima distrazione della giornata. Qualche minuto del fu Djokovic , giusto per riprendersi il break, per poi scomparire di nuovo dal campo. Il break riconcesso sul 2-2 è l’epilogo anticipato di un incontro cui premesse, seppur poche, sono state completamente disattese. E che ci parla di un Nadal che, in vista di Parigi, pare davvero essere in grado di cogliere “la decima”. E soprattutto di un Nole che, nelle attuali condizioni fisiche e soprattutto mentali, pare davvero improbabile possa essere in grado di difendere il suo titolo, conquistato nel 2016 dopo una lunga rincorsa. Tanto bella nel risultato finale quanto pericolosa per quello che ha generato dal giorno dopo. Per Nadal ora c'è la finale. La sesta in stagione, la terza nei Masters 1000, la terza consecutiva sulla terra rossa. E le prime due le ha vinte.A contendergli (anche) il titolo a Madrid, il maiorchino troverà di nuovo Dominic Thiem, già battuto senza grossi problemi in finale a Barcellona, appena due settimane fa. L'austriaco ha confermato di essere sempre più forte sull'amata terra battuta, e non è un caso che la sua prima finale in un Masters 1000 arrivi a Madrid, dove qualche anno fa si rivelò per la prima volta al grande pubblico superando Stan Wawrinka. Come non lo è che l'abbia raggiunta dopo aver cancellato cinque match-point a Grigor Dimitrov al terzo turno. Certi match, si sa, sono perfetti per crescere. Nella semifinale contro la sorpresa del torneo Pablo Cuevas, Thiem ha mostrato un mix di tennis, fisico, testa e concretezza veramente di livello, tanto da chiudere 6-4 6-4 senza concedere l'ombra di una palla-break. Un break sul 2-2 gli ha dato il primo set, un secondo sul 4-4 gli ha consegnato la finale, e un brillante 14-2 nel bilancio di quest'anno sulla terra battuta. Ora l'obiettivo è almeno quello di far meglio di Barcellona, dove il loro confronto è terminato 6-4 6-1. Già conquistare un set, con questo Nadal, sarebbe un gran bel traguardo.
MASTERS 1000 MADRID – Semifinali
Rafael Nadal (ESP) b. Novak Djokovic (SRB) 6-2 6-4
Dominic Thiem (AUT) b. Pablo Cuevas (URU) 6-4 6-4
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