Mancano 48 ore al via, ma il Roland Garros 2017 ha già la sua storia da raccontare. E le sue foto-simbolo. Hanno fatto il giro del mondo le immagini di Novak Djokovic in campo con Andre Agassi. E tanto è bastato, almeno a parole, per ridare entusiasmo a Nole. Il serbo si sente ringiovanito e lancia messaggi pieni di ottimismo sulla possibilità di difendere il titolo conquistato 12 mesi fa. A margine del sorteggio del main draw, che lo ha collocato nello spicchio di tabellone di Dominic Thiem (non necessariamente una cattiva notizia, visti i precedenti), il serbo ha detto di essere pronto a “ridefinire” se stesso. “Io e Andre abbiamo trovato rapidamente la giusta connessione. Sembra che sia la nascita di un nuovo capitolo”. In effetti, per lui è un'esperienza inedita. Quando iniziò a lavorare con Boris Becker fu una semplice aggiunta a un team ben definito. Stavolta è tutto nuovo. “Il cambiamento che ho sperimentato nelle ultime 3-4 settimane sta creando una nuova atmosfera, emozionante. Penso che fosse il momento giusto per cambiare perché ho avuto qualche problema negli ultimi 5-6 mesi. Adesso sto cercando di ridefinire me stesso e riscoprire l'approccio giusto. E mi sento molto meglio in campo”. In effetti, al Foro Italico si è visto un discreto Djokovic, in particolare nella semifinale contro Dominic Thiem. A tratti, è sembrato di rivedere il Nole dei tempi belli. A fine torneo, abbiamo scoperto che l'influsso di Agassi era già presente, anche se solo in via telefonica.
TELEFONATA DI RINGRAZIAMENTO, POI…
“Per un paio di settimane, tra Madrid e Roma, abbiamo preparato le partite analizzandole al telefono. Questo ci ha permesso di conoscerci meglio e, per lui, è stato importante avvicinarsi al mio modo di pensare a alla mia mentalità sul tennis e sulla vita in generale”. Djokovic ha poi chiesto ad Agassi di seguirlo a Parigi, ottenendo risposta positiva. Giovedì hanno effettuato due sessioni di allenamento, seguite da una “lunga” conversazione alla sera. “Anche se era soltanto il primo giorno, sembrava che ci conoscessimo da molto tempo. Andre mi ispira molto. Era qualcosa di cui avevo bisogno: nuova ispirazione, qualcuno che sappia esattamente cosa mi succede quando sono in campo, ma anche quando sono fuori”. L'idea di contattare l'americano è partita da Djokovic in persona: il serbo non ha dimenticato che Andre fu una delle poche persone a “stare dalla mia parte e sostenermi nel periodo di difficoltà dopo il successo al Roland Garros dell'anno scorso. Ho apprezzato molto e volevo ringraziarlo personalmente. Tutto questo si è evoluto in una lunga conversazione…tutto è cominciato così”. L'ultima parola, ovviamente, è stata quella di Agassi, evidentemente stimolato dall'avventura. E poi – aggiungiamo noi – non deve essergli dispiaciuto prendere il posto di Boris Becker, da lui mai troppo amato (basta leggere alcuni passaggi di “Open” per rendersene conto). L'avventura di Nole al Roland Garros partirà contro Marcel Granollers, poi nei quarti ci sarebbe Dominic Thiem e in semifinale Rafael Nadal. In altre parole, i tre favoriti sono finiti tutti nella parte bassa. “Sarà un'edizione molto interessante – dice Djokovic – ritengo che il favorito numero 1 sia Rafael Nadal”. Oggi va così, ma chissà che tra una decina di giorni le sensazioni non siano cambiate…