L’azzurra è l’unica del battaglione femminile a vincere all’esordio: piegata in due set diametralmente opposti Misaki Doi. Quattordici i game concessi alle avversarie in quattro partite al Roland Garros. Ora al secondo turno è attesa da Kiki Mladenovic, a segno 9-7 al terzo contro la statuitense Jennifer Brady.Occorreva attendere Sara Errani per stoppare l’emorragia in rosa al Roland Garros e festeggiare il primo successo nel torneo femminile. Sarita in due set diametralmente opposti piega la brillantezza di Misaki Doi e, facendo frullare il toppone di dritto, intasca la vittoria che le permette di proseguire una corsa cominciata dalle qualificazioni. A vederle sembrano simili Errani e Doi: piccole, minute, veloci. La giapponese non arriva al metro e sessanta, Sara lo supera di poco. Eppure hanno un modo di interpretare il gioco profondamente diverso: l’asiatica è tecnicamente ineccepibile, gioca un tennis preciso, pungente, pulito. Col dritto, mancino, è una meraviglia di coordinazione ed efficacia, col rovescio riesce a trovare angoli straordinari. Il tennis di Sara, invece, si nutre di variazioni e rotazioni: ha mano, tocco e una sagacia tattica fuori dell’ordinario. E così la trama che si sviluppa è piuttosto intuibile, quasi elementare: quando la Doi riesce a giocare all’altezza del busto è mortifera, viceversa, se Errani riesce ad alzare le traiettorie, a variare gli angoli e spezzare il ritmo, è l’azzurra a prevalere.
Il punteggio del primo set va a singhiozzo, strappi di eguale intensità che si susseguono e conducono – quasi inevitabilmente – il set al tie-break. Errani per due volte allunga senza azzannare, e per due volte viene rimontata. 2-0 e 2-2, 4-2 e 4-4. Nel nono game l’azzurra si perde in uno di quei momenti di incertezza al servizio: commette un doppio fallo, sbaglia varie volte il lancio di palla e offre un paio di seconde troppo morbide per non essere sbranate da Doi. La giapponese mette per la prima volta la testa avanti e guadagna la possibilità di servire per il set sul 5-4. È qui che, probabilmente, scivola via il match della nipponica che regala il contro-break a una Errani tutt’altro che in fiducia e le permette poi di raggiungere il tie-break. Anche il jeu decisif vive di strappi: quello iniziale di Sara pare una voragine, ma Doi ricuce lo svantaggio e risale dallo 0-4 al 4-4. Con una difesa straordinaria e un dritto sparacchiato in corridoio, Errani avanza sul 6-4, ma ancora una volta non concretizza e si fa riacciuffare sul 6-6. Al quarto setpoint “Sarita” è colpevolmente passiva, ma viene graziata dal dritto rivale, che muore a metà rete e le consegna il 9-7 dopo 64 minuti.Dopo un’agonizzante prima frazione, il secondo set diventa rapidamente una passerella trionfale per Errani. Doi – reduce dal ritiro nella semifinale di Norimberga contro Kiki Bertens per problemi agli addominali – si scioglie in modo abbastanza rapido e il contro-break piazzato in avvio non è che un fuorviante indizio sul proseguo che, invece, è un monologo totalitario della bolognese. In un amen l’azzurra fagocita gli ultimi cinque game ottenendo il lasciapassare per il secondo turno. Punteggio a parte, la sensazione è che a marcare la differenza sia stata la maggiore volontà di una ritrovata Errani. Il dritto è tornato a far male e le sensazioni positive dopo un agile cammino nelle qualificazioni – appena sette game smarriti in tre partite – potrebbero diventare un fattore. Su questa terra, che soltanto un anno fa la vide perdere all’esordio contro Tsvetana Pironkova, l’azzurra ha artigliato una finale, una semifinale e due quarti. Al secondo turno Sara è attesa da Kristina Mladenovic che sul Philippe Chatrier ha rischiato tantissimo – complice anche qualche problema fisico – contro Jennifer Brady, prima di sputarla per 9-7 al terzo in tre ore esatte. Sara ha perso contro la francese quattro volte su cinque ma, banalmente, cos’ha da perdere? Su questa terra potrebbe ripartire la fase-2 della carriera di una giocatrice che, a trent’anni, ha già conosciuto picchi probabilmente insperati così come un baratro sicuramente immeritato.
ROLAND GARROS – Primo turno femminile
Sara Errani (ITA) b. Misaki Doi (JPN) 7-6 6-1
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