Doppia soddisfazione per Paolo Lorenzi: vince il suo primo match al Roland Garros, lasciando le briciole al lituano Ricardas Berankis, e permette all’Italia al maschile di eguagliare un record storico. Era successo solamente tre volte di avere cinque azzurri al 2° turno, l’ultima 39 anni fa!ROLAND GARROS – E record sia, almeno eguagliato: era da 39 anni che l’Italia maschile non piazzava cinque giocatori al secondo turno del Roland Garros. Un risultato – informano gli archivi di BranchStats – riuscito appena tre volte nell’Era Open, l’ultima nel 1978, quando a superare il primo round furono Panatta, Barazzutti, Bertolucci, Zugarelli e Ocleppo. Stavolta invece, al poker di martedì firmato da Napolitano, Bolelli, Seppi e Fognini si è aggiunto Paolo Lorenzi, che sul piccolo Campo 4 ha impiegato appena 1 ora e 47 minuti per battere per 6-0 6-2 6-4 il lituano Ricardas Berankis, e confermare come i problemi al polaccio che l’avevano costretto a dare forfait sia a Madrid sia a Roma siano ormai acqua passata. Proprio come quella maledizione Slam che l’aveva visto perdere per tredici volte di fila all’esordio, prima di sbloccarsi allo Us Open del 2014. Da allora di incontri ne aveva vinti un’altra manciata, ma non ci era mai riuscito al Roland Garros, il Major che in teoria si addice di più alle sue caratteristiche. Un problema superato con un match alla Lorenzi: perfetto tatticamente, impeccabile con servizio (mai perso) e pressing da fondo campo, e “sporcato” da appena otto errori gratuiti in tre set, più che triplicati dai 28 winner. Facile intuire come la missione già difficile di Berankis sia diventata impossibile fin dall’inizio, con un Lorenzi prontissimo a scappare subito avanti di due break, solcando immediatamente la distanza vista per tutto il match. Il 26enne lituano, rientrato da un paio di settimane dopo uno stop di sei mesi ma subito a segno a livello Challenger, ha cercato di picchiare ogni palla, anticipando il più possibile, ma il risultato non è stato quasi mai quello sperato, e il duello gli è scappato via in fretta.
SERVIZIO ED ESPERIENZA: PRONTO PER ISNER
Per vincere una partita in un torneo del Grande Slam ho avuto bisogno di 14 tornei, per vincere una qui me sono servite sette, ci sono abituato”, ha detto scherzando l’azzurro, oggi numero 33 della classifica mondiale, suo best ranking. “Era da un po’ che ci provato, le ultime prestazioni qui non erano state un granché. Ho avuto qualche sorteggio complicato, ma anche perso qualche match abbordabile. Diciamo che non avevo mai giocato molto bene, quindi sono particolarmente contento”. Fra le chiavi del successo c’è il servizio: gli ha regalato un sacco di punti gratuiti, tenendo sempre a distanza Berankis. “Mi avevano messo in allerta sul fatto che lui risponde molto bene, però ho avuto la sensazione che dovesse fare sempre qualcosa in più per vincere i punti. Io invece non ho avuto bisogno di fare nulla di particolare: ho fatto le scelte giuste e giocato un match normale, regolare. Sono stato bravo a non perdere mai l’attenzione, neanche nel terzo set. Mi era già capitato di perdere qui nonostante due set e un break di vantaggio”. Al di là della vittoria, la buona notizia è che sta di nuovo bene e ha aggiunto un’altra lezione imparata alla suo enorme bagaglio d'esperienza. Nonostante il polpaccio gli facesse male da un po’ aveva deciso di continuare a giocare, finendo per trovarsi costretto a rinunciare a due tornei importantissimi come Roma e Madrid. “Ho ripreso ad allenarmi con calma e finalmente riesco a giocare senza fasciatura. Sapevo che sarei arrivato qui in una buona condizione”. Menomale, visto che al secondo turno dovrebbe esserci un match non impossibile contro John Isner. “Anche quello dello scorso anno con Berlocq doveva essere facile, e ho perso in un’ora e mezza”, ha detto scherzando. Ma niente paura: Lorenzi cresce anno dopo anno. Quindi stavolta più solo andare meglio.

ROLAND GARROS – Primo turno maschile
Paolo Lorenzi (ITA) b. Ricardas Berankis (LTU) 6-0 6-2 6-4