Non soltanto completi improbabili e successi in doppio: Bethanie Mattek Sands è protagonista anche in singolare: sbarra la strada a Petra Kvitova e infila la quinta vittoria di fila. In tanti anni di professionismo, non ha mai raggiunto i quarti in uno Slam. “Ma io adoro Parigi e la terra battuta…”

Qualche anno fa era diventata la “Lady Gaga” del tennis perché si presentò a un party pre-Wimbledon con un improbabile abito giallo, con palline da tennis. Quando hanno distribuito la timidezza, in effetti, Bethanie Mattek Sands non era certo in coda. Anche al Roland Garros 2017, con una bella vittoria su Petra Kvitova, si è presentata con un abbigliamento che non passa inosservato. Se i calzettoni da calciatrice non fanno più notizia, a Parigi indossa una canotta bianca con disegnate….un mucchio di ciliege! Avete letto bene, ciliege. Ma se in doppio è la favorita del torneo insieme a Lucie Safarova, e può dire la sua anche in misto, nessuno si aspettava che pescasse un jolly anche in singolare, peraltro dopo essere partita dalle qualificazioni. Già, perché il ranking è sceso fino al numero 117, ben lontano dalla trentesima posizione raccolta nel 2011. Ma Bethanie, da anni, è vittima di un malinteso, di cui è in parte colpevole. Si parla troppo del suo look e poco di doti tecniche molto interessanti. In particolare, è un'ottima volleatrice. Il doppio ha affinato una tecnica già buona, supportata da due discreti fondamentali e una notevole vivacità atletica. Senza un fisico come si deve, infatti, non sarebbe possibile giocare singolare, doppio e doppio misto. “Per me non c'è problema, amo competere – ha detto dopo il 7-6 7-6 su Petra Kvitova – con il mio coach scherziamo, gli dico di mettermi fuori e lui replica che se non scendo in campo sarò multata. La verità è che ci alleniamo per giocare match come questo”.

LA PALESTRA DEL DOPPIO
Allude successo sulla Kvitova, bello anche se favorito dalla condizione atletica così così della ceca. Tuttavia, quando di trovi per due volte di fila sul 5-5 al tie-break, ti aspetti che vinca la più titolata. Invece Bethanie ha raccolto quattro punticini, uno dopo l'altro, che l'hanno spedita al terzo turno, dove se la vedrà con Samantha Stosur, una che a Parigi gioca sempre bene (“La conosco bene, è in fiducia, palla pesante, ma mi farò trovare pronta”). Ma in questo Roland Garros è giusto parlare della signora Sands solo per il suo tennis, o di una grande passione che le fa giocare tre tabelloni per volta, tutti con lo stesso impegno. “Approccio singolare e doppio allo stesso modo. Le tattiche sono diverse, in doppio si crea lo spirito di squadra, ma è pur sempre una partita di tennis. Negli anni il mio amore per il doppio è rimasto lo stesso, anzi, mi domando come mai si parli quasi soltanto del singolare. Il doppio è un grande spettacolo: ci sono tattiche, strategie, tante sfaccettature che lo rendono interessante”. Zero titoli WTA e neanche un quarto di finale Slam sono un bottino un po' troppo severo per Bethanie, tenendo conto che ce l'hanno fatta giocatrici meno brave di lei. Con gli anni, ha imparato a viverla serenamente. “Sono sempre scesa in campo pensando di vincere, indipendentemente dall'avversaria. Mi sono resa conto che non posso controllare l'avversaria e come gioca. Allora mi concentro soltanto su me stessa e questo mi ha aiutato a giocare meglio. Non penso mai al passato, l'unico tempo che viviamo per davvero è il presente. E allora oggi mi godo una bella vittoria”.

TERRA ROSSA SI', FIGLI NO (PER ORA)
​Sarà pure cresciuta negli Stati Uniti, dove ti mettono subito il cemento sotto i piedi, però ama Parigi e, soprattutto, la terra battuta. “Qui ho vinto il doppio e il doppio misto, poi ogni volta che vengo alloggio in un posto diverso. E scopro nuove vie, negozi e ristoranti. Il mio quartiere preferito è Marais, ma mi innamoro di ogni luogo che scopro”. E poi c'è quel sorprendente feeling sulla terra battuta: non è un caso, insomma, che abbia raggiunto gli ottavi a Parigi mentre non c'è mai riuscita a Melbourne e a New York. “Amo la terra battuta, anche se negli Stati Uniti non c'è. A me piace, ci ho vinto belle partite e adoro scivolare, anche se se che molti americani non la gradiscono”. Sposata, anzi, “felicemente sposata”, Bethanie Mattek Sands, è circondata da colleghe che hanno messo al mondo un figlio. O che stanno per farlo. Normale che le facessero qualche domanda sull'argomento. “Io sono felice. Vivo alla giornata, succederà quando succederà. In questo momento non sto provando ad avere un figlio, se è questo che volete sapere. Ovviamente è qualcosa di cui ho parlato con Justin, ma sarà un capitolo nuovo della mia vita. E io voglio aprire un capitolo solo dopo averne chiuso un altro”. Insomma, la famiglia si allargherà solo dopo il ritiro. Per adesso Bethanie e Justine si accontentano del loro cagnone Ruger, oltre 60 chili di affetto e simpatia. “Per adesso non ho ancora immaginato di avere un figlio. Però, in effetti, è una delle mie paure più grandi”. Anche la Lady Gaga del tennis ha il suo punto debole.