Non c'è da stupirsi, oggi, per il 6-2 6-3 con cui Kristina Mladenovic ha superato Sara Errani. Per la francese è un deciso passo avanti rispetto al 9-7 al terzo contro Jennifer Brady. Da parte sua, la Errani è ancora lontana dalla forma migliore. Sta provando a ricostruirla, ma la sua palla è troppo leggera – e corta – per impedire alla Mladenovic di tirare le sue bordate, soprattutto con il dritto a uscire. E' in fiducia, la bionda Kiki: appena può, spara tutto a occhi chiusi. E spesso le resta dentro. Due missili di dritto le hanno regalato il primo strappo (3-1 e servizio), parzialmente contenuto dalla Errani con il controbreak del 2-3. Ma ormai era “on fire” e lo ha dimostrato nell'ottavo game: con Sara al servizio, e avanti 40-0, la Mladenovic ha ugualmente dato battaglia e ha chiuso 6-2. La Errani non ha mollato, anzi, è scattata meglio dai blocchi nel secondo. Il grande momento della Mladenovic, tuttavia, è emerso quando ha cancellato una palla break che avrebbe portato Sarita sul 3-0. A quel punto ha infilato un bel parziale che ha cambiato il set. Sara provava a resistere, ma un rovescio in rete regalava alla Mladenovic un altro break (5-3 e servizio). Accompagnata da vivaci esultanze del pubblico, la Mladenovic chiudeva al terzo matchpoint, con l'ennesimo dritto vincente.
SARA E' DI NUOVO AL LAVORO
Per lei è il terzo successo su quattro scontri diretti, e la spinge al terzo turno contro Shelby Rogers (grande protagonista lo scorso anno, con vittoria sulla Kvitova e piazzamento nei quarti). Dovesse spuntarla, negli ottavi troverebbe Garbine Muguruza in un match che darebbe risposte molto precise sulle sue reali ambizioni. La Errani non era per nulla contenta: in conferenza stampa ha detto di aver giocato male (“Ho fatto schifo, appena spingevo sbagliavo”), ma di aver patito il comportamento della Mladenovic, che durante la partita si è autoincitata più volte in italiano. Restano le discrete sensazioni di chi ha ricominciato a lavorare come si deve: l'anno scorso aveva perso la voglia di lavorare, ha saltato giorni di allenamento, eppure ha continuato a giocare. Inevitabile che i risultati mancassero. Adesso – parole sue – lavora molto sul piano atletico, forse ancora di più rispetto a quando era al top. Con pazienza, i risultati arriveranno. La buona notizia è che da qui a fine anno avrà pochissimo da difendere, quella cattiva è che nelle prossime settimane dovrà giocare quasi sempre le qualificazioni. E l'erba non è certamente la sua migliore superficie. Ma ci vuole pazienza, soprattutto ora che ci vede un po' di luce in fondo al tunnel. La motivazione è tornata e tanto basta per provare ad essere ottimisti.
KIKI SGONFIA LA POLEMICA
La Mladenovic ha smentito di aver utilizzato la parola “forza” per provocare la Errani. “L'ho sempre utilizzata durante le mie partite. E' una lunga storia tra mio fratello e i miei amici. Tutto nasce anni fa, a Palermo, quando ho iniziato a dire “forza”. Non ho niente contro la Errani, anzi, se avete visto le mie partite lo avrete già notato”. Quando è stato il momento di parlare in francese, Kiki è entrata nei dettagli. “Problemi con la Errani? Mai. Semmai c'era stato qualcosa con Alize Cornet e New Haven, quando aveva esultato con 'Vamos'. A me Sara piace, come donna, è un peccato che non lo sappia. Probabilmente non ha visto molte mie partite: basta farlo e si accorgerà che dico sempre 'forza', l'avevo fatto anche al primo turno”. C'è un aspetto che può essere preoccupante, per la Mladenovic: gli spasmi muscolari alla schiena. “Non posso dire di stare bene, mi hanno creato qualche problema al servizio. Però va meglio rispetto al primo turno, quando proprio non riuscivo a servire. Ho giocato bene sul piano tattico, però sono ancora al 70%”.
ROLAND GARROS DONNE – Secondo Turno
Kristina Mladenovic (FRA) b. Sara Errani (ITA) 6-2 6-3