Il norvegese e il danese daranno vita a un altro derby scandinavo nella seconda semifinale ad Acapulco: due giocatori che non si sono mai amati
Casper Ruud e Holger Rune non si sono mai amati e probabilmente mai si ameranno. Una rivalità che perdura dal 2022, quando il danese faceva le sue prime apparizioni sul circuito e si spinse fino ai quarti del Roland Garros. Proprio in quell’incrocio, ci fu un lungo strascico tra dichiarazioni post-partita, scaramucce in campo e una stretta di mano glaciale. A suo dire, Rune non gradì un atteggiamento di superiorità da parte di Ruud in campo, quindi al momento della stretta di mano non guardò il faccia il norvegese, che scosse il capo in segno di disapprovazione.
Successivamente, le parole in conferenza stampa di Rune: “Casper mi ha esultato in faccia negli spogliatoi”. La risposta di Ruud: “Quello che ha detto non è mai successo. Eravamo entrambi negli spogliatoi, che sono molto grandi, ma ognuno nel suo rispettivo lato”.
Situazione che sfuggì ulteriormente di mano: a proposito delle accuse di Rune, secondo cui “il 99% dei giocatori del tour mi rispetta, e poi c’è lui“, Ruud rispose a tono: “È deludente che crei bugie su di me. Per me non importa se pensa che io sia un giocatore che non segue le regole del fair play, non è proprio quello che conta. Questa è la sua opinione personale, ma dire bugie su di me in questo modo non è giusto”. A ribadire il concetto ci pensò Christian Ruud: “Rune ha detto solo pure bugie”.
Lo scorso anno altri due match tra questi due giocatori, con quello di Roma vinto da Rune in rimonta per 6-7(2) 6-4 6-2, il danese ribaltò il secondo set da 2-4 chiamando un medical time out per un problema fisico inesistente nel momento di maggiore difficoltà. Strategia che distrasse Ruud dal focus e che permise a Holger di ribaltare l’inerzia della partita. Successivamente la rivincita sempre al Roland Garros, il successo di Ruud in quattro set netti. Ora un’occasione per entrambi per spingersi in una finale di un 500: ci saranno altre polemiche extra-campo?