Stan Wawrinka, campione dell’edizione 2015 del Roland Garros, piega in tre set Gael Monfils e raggiunge per la quarta volta i quarti di finale dello Slam parigino. Indice alla tempia e cannone armato: quando il palcoscenico è prestigioso, Wawrinka torna letale e si candida per arrivare in fondo. Nei quarti sfida Cilic.Quando punta l’indice alla tempia significa che l’appuntamento è di quelli che contano e, di conseguenza, riesce a trasformarsi quasi a comando. Pare essere ormai questa la legge di Stan Wawrinka: ciondolante e meno pericoloso durante il resto dell’anno, letale nei tornei dello Slam. Lo svizzero raggiunge il traguardo minimo dei quarti di finale parigini per la quarta volta – la terza consecutiva – archiviando in tre set la pratica-Gael Monfils in meno di tre ore. Il loro duello era la portata principale nel menù del lunedì parigino e, probabilmente, ha deluso gli appetiti. Il pubblico di casa ha avuto poche chance per diventare un fattore in un match che Wawrinka non ha mai dato la sensazione di poter perdere, neanche quando ha avuto un break di ritardo nel primo e nel secondo set, e nemmeno quando il Gaelico ha ricucito lo strappo di tre set-point consecutivi nel tie-break del secondo. Stan ha saputo domare il vento sul Philippe Chatrier, ha comandato il gioco, ha spinto e rischiato e, quando era nei guai, ne è uscito sempre col suo tennis tra sbracciate col rovescio in cross e catenate di dritto. A Gael gran parte delle colpe per il primo set: il galletto prima ha riconsegnato gentilmente il break nell’ottavo game – con tanto di palle nuove – e poi ha regalato il dodicesimo game con una discesa a rete scellerata seguita da un disastroso doppio fallo sul set-point. Nel secondo set la sinfonia si ripete: Monfils arpiona il break in apertura ma lo cede subito a zero, rimettendo in corsa Stan. Si va spalla a spalla fino al tie-break dove l’elvetico veleggia tranquillo sul 6-3 prima di sciupare colpevolmente tre set-point e poi ancora un quarto sul 7-6. A suon di fucilate senza margini a sbiancare le righe, Wawrinka trova un nuovo allungo, stavolta sì, vincente. Termina, di fatto, qui la partita di Monfils, timido e intimidito davanti all’amico Stan nonostante il pubblico ovviamente schierato con lui in toto. Il terzo set è una passerella del numero 3 del mondo sigillato col 6-2 in poco più di mezz’ora.VALZER DEI CAMPIONI JUNIORES
Wawrinka e Monfils curiosamente si erano affrontati soltanto quattro volte prima di oggi e non incrociavano le racchette addirittura dagli Australian Open di sei anni fa. Indizi troppo miseri per formulare pronostici, anche se quanto visto nelle ultime settimane faceva pendere l’ago della bilancia inevitabilmente dalla parte del rossocrociato. Gael arrivava a Parigi con un sanguinoso zero alla casella match vinti sul rosso dove, per i canonici guai fisici, aveva lasciato indifesa la finale di Monte-Carlo presentandosi per una fugace – e perdente – apparizione soltanto a Madrid e Monaco. Stan pure aveva deluso nel trittico dei Masters 1000 rossi ma, ormai è noto, a Parigi cambia pelle. Proprio a Porte d’Auteuil quattordici anni fa Stan trionfò nel torneo juniores, mentre un anno dopo fu la volta di Monfils – ultimo francese a riuscirci prima del successo di Blancaneaux dodici mesi fa – e chi vinse nel 2005? Marin Cilic, il prossimo avversario dello svizzero nei quarti di finale. Il croato, che come Stan deve ancora perdere un set nello Slam parigino, ha approfittato del ritiro di Kevin Anderson dopo un set e mezzo per centrare per la prima volta i quarti di finale del Roland Garros. Se Cilic è uno dei più in forma per quanto visto finora, non sorriderà certo nel ricordare il personale score contro Wawrinka: Stan ha vinto 11 volte su 13, con la coppia di sconfitte datata 2010. Prima che diventasse un animale da Slam.
ROLAND GARROS UOMINI – Ottavi di finale
Stan Wawrinka (SUI) b. Gael Monfils (FRA) 7-5 7-6 6-2
Marin Cilic (CRO) b. Kevin Anderosn (RSA) 6-3 3-0 ritiro
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Grazie Rafa, modello di talento e intelligenza
Un campione unico, buono, intelligente, amato da tutti, fan e avversari, anche il suo più grande foto Ray Giubilo...