Simona Halep batte in tre set Karolina Pliskova e conquista la sua seconda finale al Roland Garros. Era la favorita per il successo, e ora le manca solamente una vittoria. Dovesse fare il suo dovere anche contro Jelena Ostapenko, si regalerebbe primo Slam e numero uno in un colpo solo. Come i grandissimi.Il modo migliore per diventare numero uno del mondo? Vincendo un torneo del Grande Slam. Ce l’hanno fatta Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic, Angelique Kerber e non solo, e molto presto alla lista potrebbe aggiungersi Simona Halep. Le basterà vincere un altro match, il più importante della sua carriera, sabato pomeriggio sul Philippe Chatrier contro la sorpresissima Jelena Ostapenko. Un’occasione che la rumena ha rischiato seriamente di lasciarsi sfuggire mercoledì contro Elina Svitolina, ma ha abbracciato poco più di 24 ore più tardi, confermando che nel duello fra la sua difesa e la potenza di Karolina Pliskova è quasi sempre la ceca a lasciarci le penne. Era successo 4 volte su 5 prima del Roland Garros, ed è stato così di nuovo nella seconda semifinale, chiusa per 6-4 3-6 6-3 da una Halep per lunghi tratti ai limiti della perfezione. In campo c’erano due giocatrici dalla caratteristiche completamente diverse, e due tattiche all’opposto. La rumena doveva cercare di allungare gli scambi e sbagliare poco, la Pliskova invece cercava di accorciarli e colpire il maggior numero di vincenti possibile, ma senza esagerare. Un equilibrio difficile da trovare, specie per tre set. Ci è riuscita bene nel secondo, risolto col break nel sesto game, ma nel terzo è andata subito in apnea, mentre nei muscoli della Halep c’era la stessa energia infinita, alla base della gran parte dei suoi successi. E così è andata come doveva andare, col brivido per il contro-break del 3-4 dopo aver mancato una palla del 5-2, ma un nuovo allungo immediato, quando ogni punto è diventato fondamentale. Si è capito subito che il match si sarebbe deciso in quell’ottavo game, che poteva rimettere sul serio tutto in discussione oppure chiudere definitivamente i conti. La Pliskova l’ha aperto vincendo il primo punto, ma poi ha perso gli altri quattro e detto addio a una finale insperata alla vigilia, ma diventata via via sempre più possibile. Tuttavia, il tennis è meritocratico: stavolta la meritava l’avversaria.
UNA (POSSIBILE) N.1 DIVERSA DALLA KERBER
Non appena si è capito che il problema alla caviglia ereditato dagli Internazionali d’Italia era meno grave del previsto, la Halep è tornata la naturale favorita per questo Roland Garros, riprendendo il percorso imbastito con la vittoria a Madrid e la finale a Roma. Per ora Simona ha fatto tutto alla perfezione: ha dominato quando doveva dominare, e ci ha messo gli artigli della lottatrice quando è stato il momento di coniugare tennis e carattere, attacco e difesa. La sua forza mentale, forgiata dalla magnifica rimonta messa a segno nei quarti di finale, si è vista tutta nel terzo set: non c’era più la possibilità di sbagliare, e lei non ha sbagliato più, chiudendo addirittura con un solo errore gratuito. Per la rumena è la seconda finale a Parigi dopo quella di tre anni fa, persa contro Maria Sharapova. Stavolta la russa non c’è, tenuta fuori dagli organizzatori francesi, come non c’è una vera dominatrice del circuito. Può diventare lei? Probabilmente no, visto che nei grandi tornei le è spesso mancato il guizzo e non va dimenticato che prima dell’arrivo della terra battuta aveva vinto appena sei incontri in quattro mesi. Ma intanto ha la grande chance per salire al comando del ranking WTA, sia perché è superiore alla Ostapenko (almeno per ora…) sia perché ha il tennis ideale per mandare fuori giri la giovane lettone. A onor del vero ce l’aveva anche Timea Bacsinszky, e non le è bastato, ma la Halep è più solida, più forte mentalmente, più forte e basta, e soprattutto pronta ad andare a prendersi un traguardo che per lei avrà un sapore diverso rispetto a quello che ha frenato Angelique Kerber. Per la tedesca è stato un punto di arrivo, dopo una carriera che solo fino a qualche anno prima non pareva in grado di portarla fin lassù e con due Slam in tasca, mentre la rumena è nel giro grosso da più tempo, e ha l’esperienza giusta per sfruttare la leadership a proprio vantaggio. Ma prima, per non rendere vano ogni genere di discorso, la vetta se la deve conquistare. Meglio se già sabato pomeriggio, coccolando quella Coupe Suzanne Lenglen che nessuna stavolta meriterebbe quanto lei.

ROLAND GARROS FEMMINILE – Semifinale
Simona Halep (ROU) b. Karolina Pliskova (CZE) 6-4 3-6 6-3