Wimbledon ha vissuto uno strano mercoledì: i giocatori sono stati assaliti dalle formiche volanti, partite per la stagione dell'accoppiamento. “Probabilmente ne ho mangiata qualcuna” ha detto Johanna Konta. Più tardi, Daniil Medvedev ha lanciato un paio di monetine contro la giudice di sedia. Si è già scusato: basterà per evitare squalifiche?

Lo spostamento in avanti di una settimana ha fatto bene a Wimbledon. C'è un po' di respiro dopo il Roland Garros, i giocatori sono contenti e il rischio di pioggia è inferiore. Spostando l'intero torneo in luglio, tuttavia, c'è la possibilità che il Flying Ant Day cada proprio mentre si gioca. Nel giorno del venticinquennale dal clamoroso successo di Andre Agassi, sotto gli occhi di una commossa Barbra Streisand, Wimbledon è stato invaso da centinaia (migliaia?) di formiche volanti che sono partite per la stagione dell'accoppiamento. Prima di raggiungere i loro obiettivi, hanno disturbato la terza giornata dei Championships. Sono finite dappertutto, rompendo le scatole ai giocatori. Persino Kei Nishikori ha perso la calma, mentre Johanna Konta è convinta di averne ingoiata qualcuna. “Ne sono abbastanza certa. Me ne porterò a casa un paio, sia nello stomaco che dentro le mie borse”. Durante lo splendido match contro Donna Vekic, durato oltre tre ore, i fastidiosi ospiti hanno spesso interrotto le giocatrici tra un punto e l'altro. Anche Tsonga, durante il match contro Simone Bolelli, ha avuto i suoi problemi. Però ha minimizzato: “Si sono infilate nel naso e nell'orecchio, ma avevo già vissuto situazioni del genere, sia in Australia che negli Stati Uniti, specie durante le sessioni serali. Qui a Londra sono molto piccole, ma erano tantissime”. L'invasione è iniziata verso mezzogiorno. I giocatori si sono difesi come hanno potuto, utilizzando anche le racchette. Tuttavia, non sembra che l'invasione (mica tanto pacifica…) abbia condizionato l'esito degli incontri.

LE MONETINE DI MEDVEDEV
In una giornata un po' strana, le formiche volanti non sono state l'unico oggetto a svolazzare tra i campi di Wimbledon. A 48 ore dal bel successo su Stan Wawrinka, il giovane Daniil Medvedev ha fallito la prova del nove e ha commesso un gesto che potrebbe costargli caro: dopo la sconfitta in cinque set contro Ruben Bemelmans, al momento di uscire dal campo, ha tirato fuori un paio di monete dal suo portafoglio, lanciandole in direzione della giudice di sedia (la portoghese Mariana Alves). “Nella concitazione del momento ho fatto una cosa sbagliata, me ne scuso” ha detto Medvedev, di cui vi avevamo raccontato le bizze proprio dopo il successo su Wawrinka. Il russo sostiene che il gesto non avesse alcun valore simbolico nei confronti della Alves. “Per nulla, stavo soltanto rimettendo a posto le mie cose e ho visto il portafoglio. Come ho già detto, nel nervoso del momento, ho fatto una cosa stupida”. Visti i precedenti, non è semplice credergli. Il russo aveva manifestato un certo nervosismo per un paio di chiamate in avvio di quinto set. “Sono cose che nel tennis succedono, bisogna avere la capacità di andare oltre” ha detto Bemelmans, vincitore col punteggio di 6-4 6-2 3-6 2-6 6-3. Medvedev spera di cavarsela, ma ha già detto che accetterà qualsiasi sanzione dovesse arrivare. “Forse è successo che durante il match abbia pensato che qualcosa che non fosse a mio favore, ma è qualcosa che succede in tutti gli sport – ha detto Medvedev – gli arbitri possono sbagliare, ma anche noi giocatori. Uno dei miei sbagli è arrivato dopo la partita. Posso soltanto scusarmi”. Per evitare una squalifica, probabilmente, dovrà sperare nella bontà della Alves….