Piove sul bagnato per Bernard Tomic. Le sue dichiarazioni dopo la sconfitta al primo turno di Wimbledon gli sono costate l'accordo con Head, suo (ex) fornitore di racchette. L'azienda austriaca non accetta di legare il suo nome a quello di un giocatore che non ha voglia di giocare a tennis e lo ammette candidamente. Dopo la sconfitta contro Mischa Zverev, Tomic ha anche ammesso di aver chiamato il fisioterapista anche se non aveva nulla, con il solo scopo di spezzare il ritmo al suo avversario. Tutto questo gli è costato una multa di 15.000 dollari dell'ITF, circa il 30% del prize money riservato a chi perde al primo turno (35.000 sterline). “Non mi importa se raggiungo gli ottavi allo Us Open oppure perdo al primo turno – aveva detto Tomic – per me è lo stesso. Giocherò per altri 10 anni e so che dopo la mia carriera non avrò bisogno di lavorare”.
LA MULTA DI MEDVEDEV
Le sue affermazioni hanno scatenato la reazione di Head, che pure era rimasta al fianco di Maria Sharapova durante la squalifica per doping. “Le opinioni di Tomic non rispecchiano il nostro approccio verso il tennis, la nostra passione, professionalità e rispetto per il gioco. Pertanto, abbiamo deciso di interrompere la nostra collaborazione con lui”. Nel frattempo, Daniil Medvedev se l'è cavata con una multa di 14.500 dollari per il gesto di stizza dopo la sconfitta contro Bemelmans. Aveva lanciato un paio di monetine in direzione della giudice di sedia Mariana Alves. L'episodio è stato valutato 7.500 dollari, cui si aggiungono 4.000 per le brutte parole verso l'arbitro e 3.000 per un penalty point. Per quanto riguarda Tomic, ovviamente potrà continuare a giocare con racchette Head, ma dovrà comprarsele per conto suo: l'azienda interromperà la fornitura di telai e, ovviamente, non lo pagherà più come testimonial.