Camila Giorgi avrà 90.000 buone ragioni per consolarsi. E' il prize money, in sterline, destinato a chi perde al terzo turno di Wimbledon. Anche al netto di tasse e spese, una bella cifra. Ma sarà contenta di come si è concluso il suo torneo? Perdere da Jelena Ostapenko ci può stare e non è un disonore. Ancora una volta, tuttavia, ci troviamo a contare le occasioni buttate in una partita che, alla prova del campo, si poteva vincere. Sul piano tecnico, pochissime giocatrici sono in grado di mettere sulla difensiva Jelena Ostapenko. Magari sbaglia, ma è sempre lei a tenere il gioco in mano. Contro la Giorgi, invece, tanti punti sono stati decisi dall'azzurra. Nel bene e nel male. L'amarezza nasce dal fatto che la Giorgi aveva in mano la chiave giusta per vincere. Al momento di aprire la porta magica, tuttavia, ha iniziato a tergiversare e si è arresa con un doppio 7-5. La partita si è sviluppata a strappi: 3-1 Ostapenko, 5-3 Giorgi. Momento chiave nel nono game: sul 5-3 e 30-0, la lèttone intascava quattro punti consecutivi e si rimetteva in carreggiata. Quando il match diventava una battaglia, il carico di fiducia che Jelena si è portata da Parigi è servito, eccome. Sul 5-5 e 30-40, una gran risposta di rovescio induceva la Giorgi all'errore, poi un dritto incrociato sanciva il 7-5.
DUE OTTAVI IN 22 SLAM
Storia molto simile nel secondo: mettendo insieme una serie di belle giocate, la Giorgi saliva 5-2. Anche stavolta, il vantaggio non era sufficiente: quando ha servito sul 5-3 ha commesso un grave doppio fallo sul 15-30, dopodiché una gran risposta sul 30-40 ha riportato la Ostapenko in partita. I fantasmi del primo set si materializzavano negli ultimi punti: un break a 15, sancito da una maldestra volèe sul nastro, regalava il 6-5 alla Ostapenko. Pochi minuti dopo poteva esultare, alla sua maniera, per aver acciuffato un posto negli ottavi. Nel Manic Monday se la vedrà con Elina Svitolina, facile vincitrice su Carina Witthoeft. Alla Giorgi resta un fastidioso retrogusto di occasione sprecata, a maggior ragione in un torneo dove – davvero! – poteva esserci spazio anche per lei. In 22 partecipazioni Slam, soltanto due volte ha scavallato il muro della prima settimana. Ha vinto belle partite, si è tolta soddisfazioni importanti, ma per un'aspirante top-10 non è sufficiente. C'è ancora un po' di tempo: diverse giocatrici hanno dovuto aspettare ancora di più per cogliere i primi risultati, però avevano saputo migliorarsi in misura importante: i miglioramenti della Giorgi, che qua e là si vedono, sono ancora insufficienti per sperare di ottenere quello a cui aspirava a inizio carriera.
WIMBLEDON DONNE – Terzo Turno
Jelena Ostapenko (LET) b. Camila Giorgi (ITA) 7-5 7-5