Fabio Fognini gioca un gran match contro Roberto Bautista Agut, la spunta in rimonta e conquista all'ATP 250 di Gstaad la sua prima finale del 2017. Sarà favoritissimo contro la sorpresa del torneo Yannick Hanfmann, n. 170 ATP. Anche se il suo tennis dice che non sarà una passeggiata.Fra le poche certezze presenti nel mondo del tennis azzurro, una è che luglio è il mese di Fabio Fognini. Nel 2013 si regalò la splendida cavalcata da tredici match e due titoli vinti consecutivamente, nel 2014 ha raccolto due semifinali fra Stoccarda e Umago, nel 2015 è arrivato in finale ad Amburgo, lo scorso anno ha vinto a Umago e dodici mesi dopo si è messo nella posizione perfetta per conquistare il suo quinto titolo ATP in carriera, grazie alla splendida vittoria contro Roberto Bautista Agut. Il mese d’oro è rimasto lo stesso ma è cambiato il torneo: in tutta la carriera il 30enne ligure aveva scelto la terra di Gstaad soltanto nel 2007, perdendo al turno decisivo delle qualificazioni contro Bartolomeu Salva-Vidal, l’ex “gemello” di Nadal mai arrivato ad alti livelli. Dieci anni dopo ha deciso di riprovare la strada dello Swiss Open, ha chiesto e ottenuto una wild card, e gli è andata decisamente meglio. Per mettere la ciliegina sulla torta servirà un altro successo, ma intanto è arrivata la prima finale della stagione (e tredicesima in carriera), grazie al 5-7 6-2 6-3 con cui una versione deluxe di Fognini si è sbarazzata della seconda testa di serie, numero 18 del ranking ATP. Il classico osso duro che va battuto, e al quale il manuale consiglia di regalare il minimo, pena il rischio di vederlo scappare via. Tecnicamente è più forte Fabio, ma nonostante il netto vantaggio nei precedenti il favorito non era lui. Il motivo si è visto in un primo set giocato alla pari: a Fognini è bastato abbassare la guardia una sola volta, commettendo quattro errori di fila sul 6-5 per il rivale, e si è trovato costretto a ripartire da zero. Ma l’ha fatto senza battere ciglio, salendo gradualmente di livello e andando a vincere due set molto più delicati di quanto dica il 6-2 6-3.OCCHIO A HANFMANN!
Proprio per quello la prova di Fognini è stata davvero convincente: non ha dominato, ma ha allungato in apertura sia di secondo sia di terzo set, e poi ha ribaltato gli equilibri, passando sopra e un sacco di difficoltà. Di solito è Bautista-Agut che si difende allo strenuo e poi approfitta di tutte le chance a sua disposizione, invece oggi è stato Fognini (e di gran lunga) il più concreto. Basta guardare le statistiche: l’azzurro ha avuto a disposizione quattro palle-break e le ha convertite tutte, mentre è riuscito a salvarne dodici delle tredici concesse. Un piccolo record personale impreziosito da due fattori: lo spagnolo non ha giocato per niente male, tanto che fra secondo e terzo set si è visto tennis di livello, e soprattutto Fabio ha dovuto fare tutto (o quasi) senza la smorzata, una delle sue migliori soluzioni sul rosso. Contro un giocatore dai piedi velocissimi come Bautista Agut sarebbe stata meno efficace del solito, così l’azzurro l’ha saggiamente evitata, preferendo picchiare da fondo. Aiutandosi con un servizio che in altura funziona meglio ha disintegrato una dopo l’altra tutte le difficoltà, cancellando quattro palle-break nel quarto game, altre tre (consecutive) nel sesto e un’ottava sul 4-3. Bautista continuava a provarci, lui continuava a dirgli di no e con un nuovo break sul 5-3 ha chiuso i conti, evitando ulteriori complicazioni. Tanti segnali positivi che aumentano l’acquolina in bocca in vista della finale di domenica, da giocare contro la sorpresa del torneo Yannick Hanfmann, 25enne tedesco che si è buttato tardi nel professionismo, dopo aver frequentato il college negli Stati Uniti. A inizio stagione era fuori dai primi 300, poi ha iniziato a vincere match su match e grazie alla finale conquistata partendo dalle qualificazioni, e salvando quattro match-point a Robin Haase, oggi è a un centinaio di punti dalla top-100. Il messaggio è chiaro: il suo tennis vale (molto) di più di quanto dica la classifica ATP. Vietato abbassare la guardia.
ATP 250 GSTAAD – Semifinali
Yannick Hanfmann (GER) b. Robin Haase (NED) 3-6 7-6 7-6
Fabio Fognini (ITA) b. Roberto Bautista Agut (ESP) 5-7 6-2 6-3
Circa l'autore
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...