Il lungo tour d'addio di Tommy Haas rischia di essere giunto al capolinea, forse anche prima del previsto. L'ex numero 2 del mondo sta portando avanti una lenta transizione tra la carriera agonistica e il futuro, per il quale si è già assicurato la direzione del BNP Paribas Open di Indian Wells (incarico che gli è stato assegnato dal plurimiliardario Larry Ellison). In virtù del suo grande passato, Tommy riesce a ottenere wild card un po' ovunque, nonostante la pessima classifica. Ogni tanto riesce a portare a casa un successo, come gli è capitato a Stoccarda contro Roger Federer. Da allora, tuttavia, è entrato in una spirale negativa che ha raggiunto l'apice al torneo di Kitzbuhel, dove si è arreso al primo turno a Jan Lennard Struff. Dopo il 6-3 7-6 incassato dal connazionale, ha detto: “Potrebbe essere stata la mia ultima partita. Adesso mi prenderò una pausa e cercherò di capire se ha ancora senso giocare di nuovo. Non ho più obiettivi, e poi mi manca qualcosa”.
DECISIONE A BREVE
Era visibilmente frustrato, quasi rassegnato, mentre pronunciava queste parole. D'altra parte, dopo la vittoria su Federer a Stoccarda ha sempre perso al primo turno: Halle, Wimbledon, Bastad e Amburgo. Dopo la sconfitta nel German Open, dove aveva addirittura esordito nel 1997, ha giocato un paio di partite in Bundesliga per congedarsi dal pubblico tedesco. Indossando la casacca del Grun Weiss Mannheim, ha giocato i suoi ultimi match in Germania. Il programma originario prevedeva l'ultimo Slam allo Us Open, “Inoltre sarebbe divertente giocare a Vienna, che per me è un torneo di casa. Comunque deciderò in tempi brevi”. Professionista dal 1996, Haas ha vinto 15 titoli in singolare, è salito al numero 2 ATP nel 2002 e ha intascato l'ultimo titolo nel 2013, proprio a Vienna. La sua carriera è stata tempestata di infortuni, soprattutto alla spalla, che lo hanno obbligato a lunghi periodi di stop. Attualmente, Haas è numero 248 ATP. Certo, chiudere la carriera con Roger Federer come ultima vittima avrebbe il suo fascino…