Esordio da sufficienza per Federer allo Us Open: non tutto funziona come dovrebbe, e Frances Tiafoe arriva addirittura ad annusare il colpaccio. Roger parte col freno a mano tirato, poi si sblocca e scappa via, ma è comunque costretto al quinto set. La spunta con un break del decimo game, ma non convince. Tuttavia, almeno la schiena è a posto.Sono oltre quattordici anni che Roger Federer non perde al primo turno di un torneo del Grande Slam, da quando il suo problema sulla terra battuta non si chiamava ancora Rafael Nadal, ma era un tennis costruito per far bene soprattutto altrove e al Roland Garros perse subito da “Lucho” Horna. Chissà se al campione svizzero è tornato in mente nella nottata dell’Arthur Ashe, quando la baby-star Frances Tiafoe gli ha scippato il quarto set in 24 minuti e poi sul 5-3 al quinto l’ha fulminato con un gran passante di diritto, riprendendosi il break e rimettendo tutto in equilibrio. La certezza è che sei mai hanno bussato alla porta del suo cervello, i pensieri negativi non gli hanno fatto male, e per chiudere il suo match da montagne russe ha dovuto aspettare solamente altri sei punti. Il crollo del diciannovenne colored del Maryland, numero 70 del mondo e figlio di due immigrati fuggiti dalla guerra civile in Sierra Leone, è arrivato con un diritto a metà rete, traguardo del 4-6 6-2 6-1 1-6 6-4 che ha cancellato i dubbi sulle condizioni della schiena di Federer dolorante a Montreal, ma vale sì e no la sufficienza. All’esordio in un torneo del Grande Slam può capitare di giocare meno bene del solito: è successo anche a Nadal, con la differenza con sul 5-4 e servizio nel primo set Lajovic ha perso la bussola, mentre Tiafoe ha mostrato perché è uno dei giovani più attesi per il futuro. Ha chiuso senza patemi, ha sparato un “come on” in faccia al suo idolo d’infanzia e ha iniziato ad accendere il pubblico dell’Arthur Ashe, godendosi una partita sognata fin quando da bambino muoveva i primi passi sul campo del centro sportivo dove papà aveva trovato lavoro come custode, e dove lui ha conosciuto lo sport che avrebbe cambiato vita e storia di un’intera famiglia.“LA SCHIENA VA SEMPRE MEGLIO”
Federer ha finito il rodaggio e si è finalmente svegliato nel secondo set, ha acceso i piedi, ha alzato attenzione e intensità, e sembrava aver messo definitivamente le cose a posto con un 6-2 6-1 firmato con un’ora di dominio, ma il finale non è stato come se l’aspettava. Invece di dominare anche il quarto l’ha perso in appena 24 minuti, trovandosi immediatamente costretto a quel quinto set di cui a Wimbledon non aveva nemmeno sentito lontanamente parlare. Ha strappato la battuta all’americano nel quarto gioco ed è volato in punta di piedi fino al 5-2, ma per chiudere ha avuto bisogno di altri tre game. Il primo l’ha vinto Tiafoe, il secondo l’ha perso lui e sul 5-4 poteva tornare tutto in gioco, invece un nuovo break gli ha regalato successo e secondo turno contro Kavcic o Youzhny. “All’inizio ho fatto davvero fatica – ha detto Federer – perché Frances giocava bene mentre o ho faticato a trovare la giusta distanza dalla palla, commettendo tanti errori (ben 56 i gratuiti a fine match, ndr). In più sono stato anche molto cauto nei movimenti, mentre dal secondo set le cose sono andate meglio, anche se a causa della preparazione non ideale che ho avuto in vista di questo torneo ho avuto un po’ di alti e bassi. Tiafoe è stato bravo ad approfittare dei miei momenti meno felici, e così siamo finiti al quinto set. Lì ho raccolto le energie e ho deciso di giocare per vincere il punto, e non di aspettare che magari sbagliasse lui. L’ho fatto, e sono felice del successo e anche delle mie condizioni. Mi sento bene e la schiena va bene, altrimenti non avrei partecipato al torneo. Spero che ogni giorno vada sempre meglio”. Sarà determinante per l’attacco al ventesimo Slam, ma servono anche altre cose. Contro Tiafoe le ha un po’ tenute nascoste.
US OPEN UOMINI – Primo turno
Roger Federer (SUI) b. Frances Tiafoe (USA) 4-6 6-2 6-1 1-6 6-4
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