Uno splendido Andrey Rublev stoppa la serie positiva di Grigor Dimitrov, ancora una volta bocciato in uno Slam. Il bulgaro sciupa un mucchio di occasioni, ma Andrey ha aggiustato il mirino con il dritto. “Sono stato bravo a non mostrare le mie emozioni. Adesso ho cambiato team: prima lavoravo duro, ma non ottenevo risultati”.

Molti avevano pensato che fosse la volta buona. Il bel tennis espresso a Cincinnati (sfociato nella prima vittoria in un Masters 1000), unito alle tante assenze a New York, avevano fatto pensare a Grigor Dimitrov come potenziale protagonista allo Us Open. Invece, nel mare di sorprese che stiamo vivendo in questi giorni, si è aggiunta la sua sconfitta per mano di Andrey Rublev. Una sconfitta senza attenuanti, in tre set, favorita dalla splendida prestazione del nuovo principino di Russia, dal tennis così simile a quello di Evgeny Kafelnikov. Le tracce del suo predecessore si sono viste con alcune fiammate di dritto, davvero notevoli. È stata una bella partita, a tratti giocata a ritmi forsennati, con alcuni scambi di gran livello. Dimitrov recrimina perché ha avuto parecchie chance, sia nel primo (5-3) che nel secondo set (4-1). Non ha saputo gestire il vantaggio, riaccendendo la stella del giovane russo, esplosa un mese fa con il primo titolo ATP a Umago. “Ho soltanto provato a combattere, a restare concentrato – ha detto Rublev – alla fine sono stato un po' fortunato, ho messo in campo un po' di buone risposte…e ho trovato il break. Credo che la chiave sia stata il non mostrare emozioni”.

NUOVO TEAM, NUOVI RISULTATI
Con due presenze negli ottavi, Dimitrov era ben deciso a raggiungere almeno i quarti contro Rafa. Ma Rublev, accompagnato da coach Fernando Vicente e Igor Kunitsyn (ex giocatore che oggi lavora per la federtennis russa), ha raccolto – con merito – la prima vittoria contro un top-10, al quarto tentativo. Ha tirato 36 colpi vincenti, 23 con un dritto che ha funzionato alla grande. Dimitrov si era presentato con 13 set vinti consecutivamente, invece ne ha persi tre di fila. Ha grandi colpe soprattutto per il tie-break, dove ha commesso troppi errori e un grave doppio fallo sul 3-5, quando forse c'era la possibilità di rimettere in piedi il match. Alla fine commetterà 49 errori gratuiti, troppi contro un avversario che ha preso un mucchio di rischi e ha sbagliato meno di lui. L'avventura di Rublev potrebbe anche andare avanti: adesso se la vedrà con Damir Dzumhur. Parte favorito, ma non è il caso di porre limiti alla provvidenza, anche perché adesso le cose sono cambiate. “Un anno e mezzo fa ho cambiato il mio team, ma non è che prima non lavorassi. Da junior lavoravo duramente, ma i risultati non arrivavano. Era come sbattere contro un muro, anzi, le cose andavano sempre peggio”. Oggi vanno decisamente meglio.

US OPEN 2017 – Secondo Turno Uomini
Andrey Rublev (RUS) b. Grigor Dimitrov (BUL) 7-5 7-6 6-3