Rojer-Tecau vincono il doppio maschile, ma l'attenzione scivola sulla curiosa t-shirt dell'olandese, con disegnata la Statua della Libertà. “È la mia risposta ai tragici fatti di Charlottesville. Vogliamo portare avanti un messaggio di pace, libertà e fratellanza. Gli Stati Uniti mi hanno accolto, vorrei che fosse così per tutti”. È il loro secondo Slam in coppia.

Lo sport è uno straordinario veicolo di comunicazione. Lo sa bene Jean Julien Rojer, doppista proveniente delle Antille Olandesi che qualche anno fa ha scelto di rappresentare i Paesi Bassi. Durante lo Us Open ha indossato una t-shirt rappresentante la Statua della Libertà, simbolo di New York e di un paese intero. Rojer ha spiegato che si è trattato di un messaggio di pace e libertà dopo la violenza del mese scorso a Charlottesville, Virginia, dove c'era stata una manifestazione di neonazisti e nazionalisti bianchi. “Vorrei soltanto che il dibattito andasse avanti promuovendo libertà e giustizia, mettendo da parte questioni razziali e di genere”. Rojer è nato a Curacao ma si è trasferito in Florida all'età di 12 anni per inseguire il sogno di diventare un tennista. “Nel tennis non parliamo molto di questo argomento, ma lo sport è soltanto una parte della nostra vita. Fuori di qui dobbiamo fare i conti con la vita reale”. Già che c'era, si è aggiudicato il titolo insieme a Horia Tecau, battendo Feliciano e Marc Lopez col punteggio di 6-4 6-3. La curiosa t-shirt di Rojer fa parte di una linea creata da un suo amico. “L'idea di indossarla è nata dopo il tragico incidente di Charlottesville – ha detto Rojer – il nostro obiettivo è promuovere i concetti di pace e libertà. Spero che si vada in questa direzione. Vivo qui da quando ho 12 anni e sono felice che questo paese mi abbia accolto. Spero che tutti possano avere le stesse opportunità”.

UN ESEMPIO PER LE NUOVE GENERAZIONI
​Sull'argomento si è espresso anche Tecau, altro personaggio di un certo spessore (lo scorso anno ha pubblicato un libricino destinato ai bambini). Secondo il rumeno, gli atleti professionisti dovrebbero sentirsi liberi di esprimere le proprie idee. “È bello inviare questo messaggio e diffonderlo, perché adesso ci stanno guardando in molti. Jules parla più di altri giocatori, ma credo che sia un modello importante per le nuove generazioni. Non siamo soltanto atleti che lottano per i soldi e la gloria”. Secondo Rojer, è importante che tutti facciano la loro parte. “Se cambi l'opinione di anche soltanto cinque persone, è un passo nella giusta direzione. Ognuno di noi ha il suo circolo di conoscenze e dobbiamo essere coscienti delle nostre azioni e rispettarci gli uni con gli altri”. Per Rojer-Tecau è il secondo Slam in coppia, poiché si erano già imposti a Wimbledon nel 2015. Stanno vivendo un grande momento di forma, poiché hanno raccolto dieci successi consecutivi. In semifinale avevano battuto Kontinen-Peers, teste di serie numero 1. “Partite come questa sono molto complicate – ha detto Tecau – tensione, aspettative, la gente che ti chiama, i messaggi. La cosa più importante è restare concentrati. Lo abbiamo fatto bene, spingendoci l'uno con l'altro”. Porteranno a casa un bel gruzzolo, ok, ma hanno trovato il modo per far ricordare questa partita. Un ottimo sistema per regalare un po' di visibilità al doppio, spesso relegato alla semi-clandestinità.

US OPEN 2017 – Finale Doppio Maschile
Horia Tecau / Jean Julien Rojer (ROM-NED) b. Marc Lopez / Feliciano Lopez (SPA-SPA) 6-4 6-3