Manca solo un ultimo step a Carlos Alcaraz per la difesa del titolo conquistato dodici mesi fa sul rosso del Masters 1000 di Madrid: ad attenderlo in finale ci sarà Jan-Lennard Struff
Manca solo un ultimo step a Carlos Alcaraz per la difesa del titolo conquistato dodici mesi fa sul rosso del Masters 1000 di Madrid. Il classe 2003 iberico è di nuovo in finale, dopo aver sconfitto con il punteggio di 6-4 6-3 un buon Borna Coric. Ma la prestazione del croato non è stata sufficiente per rendere equilibrata una partita in cui la prima testa di serie del tabellone è parso sempre in controllo sin dalle prime fasi dell’incontro. Festeggia nel migliore dei modi il suo ventesimo compleanno Carlitos, a cui è stata poi portata in campo una torta nel post-partita. Un match ben più lottato di quanto non dica il punteggio, come dimostra il tempo impiegato da Alcaraz per chiudere nonostante il 6-4 6-3 finale. Tanti game lottati, soprattutto nella fase iniziale del match. Il primo set si decide con un unico break, arrivato nel quinto gioco e poi tenuto fino alla fine dal tennista di casa. Nel secondo Coric cede la battuta sull’1-1, ma reagisce immediatamente e si riporta in parità sul 2-2. Solo una fiammata, perché Alcaraz rimette le cose in chiaro con altri due break rispettivamento nel quinto e nono game per il 6-3.
Da lucky loser a finalista: Jan-Lennard Struff batte in rimonta Aslan Karatsev e raggiunge l’atto conclusivo del Masters 1000 di Madrid. Finale più importante della carriera per il tedesco, che si prende la rivincita su Karatsev, il quale l’aveva battuto nel turno decisivo delle qualificazioni, e lo fa con il punteggio di 4-6 6-3 6-4. Struff diventa il primo lucky loser della storia a raggiungere la finale di un Masters 1000 e nella giornata di domenica 7 maggio contenderà il titolo al beniamino di casa Alcaraz. In parità i precedenti tra i due (1-1). A partire meglio è Struff, che strappa la battuta al suo avversario nel quarto gioco ed è il primo ad allungare. Il tedesco non riesce tuttavia a consolidare il break di vantaggio, anzi subisce un parziale di 4 giochi a 0 (e 16 punti a 4) e si ritrova in un batter d’occhio sotto 3-5. Pur riuscendo a sbloccarsi, tenendo il servizio da 0-30 nel nono gioco, non riesce a evitare che il suo avversario abbia la meglio. Dopo 42 minuti di gioco, Karatsev prevale per 6-4. Nel secondo parziale cambia invece il copione ed il merito è di Struff, che serve in maniera divina tanto da perdere la bellezza di tre punti in cinque punti di servizio. Karatsev appare invece meno solido e paga a caro prezzo il break subito in apertura, finendo per cedere 6-3. Nella frazione decisiva parte meglio il russo, che tiene i primi due turni di servizio a zero. Struff ha invece bisogno di giocare ben 20 punti nei suoi primi due game al servizio per cavarsela. Una volta sul 2-2, però, è il tedesco a ottenere il break e dunque l’allungo, consolidando poi il break nel game seguente. Karatsev è in difficoltà, anche fisicamente – tanto che è necessario l’intervento del fisioterapista per un problema alla coscia sinistra -, ma non molla e dà filo da torcere al suo avversario fino alla fine. A staccare il pass per la finale è però Struff, che la spunta al quinto match point e si garantisce tra l’altro il ritorno tra i primi 30 e il best ranking.