Non capita spesso di avere sei italiani in gara a livello ATP nella stessa settimana. È successo in questa, fra Metz e San Pietroburgo, ma l’inizio è stato terribile: subito fuori Lorenzi in Russia, e Seppi e Giannessi in Francia, dove si qualifica (col brivido) Simone Bolelli. Non va meglio fra le donne: in Cina la Paolini raccoglie appena due game.Per la prima volta nel 2017 (Slam esclusi) l’Italia al maschile aveva sei giocatori in gara a livello ATP nella stessa settimana, fra San Pietroburgo e Metz, ma la partenza ha subito smorzato gli animi. La statistica resta interessante, e c’è ancora tempo per rimediare, però visti i numeri era lecito attendersi un avvio migliore. Invece, i primi tre sono andati fuori già nella giornata inaugurale, peraltro senza riuscire a raccogliere neanche un set. Il fronte azzurro in Francia ha subito perso due portacolori su tre, fuori uno via l’altro sul Campo Centrale del Moselle Open. Prima è toccato ad Alessandro Giannessi, che ora che ha trovato un meritato posto fra i top-100 fa bene a provare a competere nel circuito maggiore, ma per il quale il veloce al coperto sarà sempre la superficie più complicata da addomesticare. Un problema emerso in toto contro il rumeno Marius Copil, che invece con le condizioni rapide ci va a nozze, armato di uno dei servizi più veloci del Tour. Ha sparato dodici ace in nove turni di servizio, ha salvato le tre palle-break concesse e l’ha spuntata per 6-3 6-2, obbligando lo spezzino a fare subito le valigie. La stessa sorte toccata ad Andreas Seppi, che sta attraversando un periodo tutt’altro che semplice. Dopo l’eliminazione al primo turno (!) al Challenger di Genova, per mano del qualificato Andrea Basso, l’azzurro si è allenato nella sua Caldaro per prepararsi ai tornei sul veloce al coperto, ma l’approccio non è stato dei migliori. A batterlo ci ha pensato Gilles Simon: il francese aveva vinto appena due degli ultimi undici incontri, ma ha avuto comunque vita facile, chiudendo per 6-3 6-0 in poco più di un’ora. Fortuna che a Metz almeno una gioia è arrivata, firmata da Simone Bolelli. Il bolognese ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per battere la wild card locale Ugo Humbert al turno finale delle qualificazioni, ma l’ha spuntata per 3-6 7-6 7-6, salvando tre match-point e guadagnandosi il main draw e la sfida (aperta) con Marcel Granollers. Una piccola ma buona notizia: il bolognese non giocava a livello ATP dal 2016 a Marrakech, dove subì l’infortunio che gli è costato operazione e lungo stop.
LORENZI SCIVOLA, TORNA FOGNINI
Come Seppi e Giannessi, ha deluso – una volta tanto – anche Paolo Lorenzi, che a San Pietroburgo aveva una discreta chance per disputare un altro bel torneo. In Russia insieme al suo preparatore atletico Stefano Giovannini, il toscano partiva come sesta testa di serie ma è inciampato contro il bosniaco Damir Dzumhur, mancando chance su chance e finendo per arrendersi con un doppio 7-5. Al primo torneo dopo aver raggiunto la seconda settimana allo Us Open, “Paolino” è scappato addirittura sul 4-0 nel primo set, salvo lasciarsi riagganciare e superare, e non è riuscito a concretizzare un vantaggio prezioso nemmeno nel secondo set. Dopo l’iniziale 0-2 è salito sul 5-3, ma al momento di chiudere si è perso, finendo per cedere quattro game di fila. Un brutto KO, ma a lui un passo falso si può anche perdonare. Al St. Petersburg Open restano in gara due azzurri: Thomas Fabbiano, che esordirà contro Daniil Medvedev e ha ritrovato in Russia il suo “vecchio” gemello dei tornei giovanili Andrey Karatchenia (bielorusso con cui vinse il Roland Garros juniores dieci anni fa), e Fabio Fognini, già al secondo turno in virtù di un bye. In attesa di conoscere l’entità della multa – e della possibile squalifica (ma solo per i Major) – che gli verrà comminata dal Grand Slam Committee dopo il fattaccio di New York, il numero uno d’Italia si è allenato una settimana in Puglia con lo sparring Francesco Garzelli, ed è ripartito con l’obiettivo di chiudere l’anno fra i primi 30 del mondo. All’esordio affronterà uno fra Mikhail Youzhny e il qualificato australiano John-Patrick Smith. A completare il lunedì nero del tennis italiano è arrivata anche la sconfitta di Jasmine Paolini, unica tennista azzurra in gara questa settimana a livello WTA. La 21enne toscana ha mostrato di avere le ambizioni giuste sobbarcandosi una lunga trasferta in Cina per l’International di Guangzhou, ma il sorteggio le ha voltato le spalle. Ha pescato la terza testa di serie Anett Kontaveit, e si è arresa per 6-0 6-2.

ATP 250 METZ – Primo turno
Marius Copil (ROU) b. Alessandro Giannessi (ITA) 6-3 6-2
Gilles Simon (FRA) b. Andreas Seppi (ITA) 6-3 6-0

ATP 250 SAN PIETROBURGO – Primo turno
Damir Dzumhur (BIH) b. Paolo Lorenzi (ITA) 7-5 7-5

WTA INTERNATIONAL GUANGZHOU – Primo turno
Anett Kontaveit (EST) b. Jasmine Paolini (ITA) 6-0 6-2