L'azzurro sfiora il successo contro Marcel Granollers, ma si arrende al fotofinish. Lo spagnolo si è difeso con costanza e ha meritato di vincere, anche in virtù delle tante occasioni create. A parte gli exploit negli Slam, il 2017 del bolognese non è sufficiente. Urge un cambio di direzione per programmare con più tranquillità la nuova stagione.

A vedere il bicchiere mezzo pieno, Simone Bolelli potrebbe ricordare le enormi difficoltà incontrate per battere il francese Ugo Humbert nelle qualificazioni del torneo ATP di Metz. L'ha sfangata, portando a casa una dozzina di punti ATP che dovrebbero garantirgli il ritorno tra i top-200 ATP, ma l'avventura al Moselle Open si è interrotta subito, contro Marcel Granollers. Simone è arrivato a tanto così dalla vittoria, ma stavolta i tie-break lo hanno condannato. Lo spagnolo ha giocato meglio i punti importanti e, sebbene abbia vinto un game in meno, il successo è meritato. 7-6 3-6 7-6 e digiuno interrotto: Marcel, pensate un po', non vinceva una partita nel circuito maggiore da aprile, dal torneo di Barcellona. Sarà pure stato top-20 ATP, ma il catalano è giocatore imprevedibile, vittima di parecchi alti e bassi. È ostico anche su i campi veloci, perché l'esperienza in doppio lo ha reso ancora più completo, sia con il servizio che nel gioco di volo. Il passaporto non deve ingannare: pur essendo nato e cresciuto sulla terra battuta, Marcel si trova a suo agio anche sul cemento indoor. Sono buone condizioni anche per Bolelli, ma l'azzurro ha dovuto cancellare diverse palle break nel primo set (si è trovato addirittura 0-40 sul 2-3) prima di perdere il tie-break al ventesimo punto. La posta in palio era alta, così Simone non si è concesso distrazioni. Scappava via in avvio di secondo e manteneva il vantaggio fino alla fine. Sul punteggio di un set pari, era ancora una volta Granollers ad avere l'unica chance (sul 3-3), ma il match si trascinava fino al secondo tie-break.

BENE SOPRATTUTTO NEGLI SLAM
Lo spagnolo saliva sul 3-0 (grave errore di Simone sul terzo punto), poi però l'azzurro lo riacchiappava ed era addirittura il primo ad arrivare a matchpoint, sul 6-5. Granollers lo annullava con una coraggiosa seconda palla, poi aveva bisogno di tre matchpoint per chiudere, quando l'ultimo dritto di Bolelli moriva in mezzo al nastro. Peccato: era una bella chance per raccogliere punti importanti. Le giocate più spettacolari le ha firmate Bolelli, ma lo spagnolo si è difeso con attenzione e ha chiesto e trovato aiuto dal servizio, sparando ben 17 ace, più del triplo di Simone. Per l'azzurro, tra un acciacco e l'altro, il 2017 non è da considerarsi una stagione positiva. Ha fatto benissimo negli Slam, superando le qualificazioni a Roland Garros e Wimbledon, spingendosi in entrambi i casi al secondo turno. Ha fatto parecchia attività Challenger, ma sono mancati gli exploit. Tra qualche settimana compirà 32 anni: l'età non è un problema, anche perché le tante sfortune degli ultimi anni (operazioni a polso e ginocchio, con conseguenti lunghi stop) ne hanno preservato il fisico, ma adesso c'è bisogno di risultati. Scalare un buon numero di posizioni da qui a fine anno sarebbe importante: da numero 200 ATP, non sarebbe facile stilare una buona programmazione.