Il belga non vinceva un titolo ATP da tre anni, peraltro con sei finali perse. Si riscatta a Shenzhen, dove l'ha spuntata in tre set contro Alexandr Dolgopolov. “Significa molto essere tornato competitivo dopo un infortunio come il mio”. È tredicesimo nel ranking stagionale: il Masters non è così lontano.

Non se ne erano accorti in molti, visti i tanti piazzamenti e le imprese in Coppa Davis. Eppure, David Goffin non vinceva un titolo ATP da tre anni. Per il belga, dunque, vincere a Shenzhen è stata una piccola liberazione. 250 punti in cascina, tanta fiducia e anche un piccolo spiraglio per acciuffare le ATP Finals, anche se il suo obiettivo principale resta la finale di Coppa Davis. A Lille dovrà necessariamente battere i singolaristi francesi per concedere al Belgio qualche chance di sollevare l'Insalatiera. Nel frattempo ha superato Alexandr Dolgopolov nella finale del torneo cinese, intascando il terzo titolo in carriera dopo Kitzbuhel e Metz, entrambi vinti nel 2014. Da allora, aveva raccolto sei sconfitte consecutive in finale. Il 6-4 6-7 6-3 finale lo mantiene in 13esima posizione nell'ATP Race, ma lo conduce a soli cinque punti da Andy Murray. Con Djokovic e Wawrinka KO, e lo stesso scozzese avvolto dai dubbi, Goffin ha tutte le chance per centrare un posto a Londra. Attualmente dista 150 punti dalla decima posizione di Sam Querrey, ultimo posto disponibile. Acciuffare il Masters sarebbe un gran risultato, specie dopo aver saltato un mese e mezzo per lo sfortunato infortunio patito al Roland Garros. “È un successo speciale perché non è mai facile tornare dopo un infortunio – ha detto Goffin – prima ho aiutato il Belgio in Coppa Davis, poi ho vinto il mio terzo torneo. Significa molto per me, non potrei essere più felice”.

MANTENERE LA CONCENTRAZIONE
Il belga ha chiuso il primo set in 32 minuti, cedendo appena sette punti al servizio, poi ha avuto cinque chance per prendere il largo nel primo game del secondo. Sembrava tutto facile, poi il match è cambiato. L'ucraino gli ha scippato il servizio per due volte, salendo addirittura 5-1 nel secondo. Quando un epilogo al terzo set sembrava ormai scritto, Goffin ha ricucito lo strappo e ha forzato il set al tie-break. Tuttavia, sul 5-5 arrivava il minibreak decisivo per allungare la partita. Dopo tanta fatica per provare a chiudere in due set, Goffin si è trovato a giocare il terzo. “Non è stato facile, anche perché avevo giocato piuttosto bene il tie-break, ma lui si è inventato un gran bel punto sul 5-5”. Tuttavia, ha retto sul piano mentale e ha azzeccato il break decisivo nell'ottavo game. "Nel terzo ho servito molto bene e ho mantenuto la concentrazione anche se ero un po' stanco” ha concluso il belga, che porta a casa quasi 120.000 dollari di prize money. Soddisfatto anche Dolgopolov, che quest'anno si era imposto a Buenos Aires e aveva raggiunto la finale a Bastad. “Ok, avrei potuto chiudere più facilmente il secondo set, ma nel complesso lui ha giocato meglio – ha ammesso l'ucraino – ho comunque vissuto una buona settimana”. Sia Goffin che Dolgopolov sono in tabellone all'ATP 500 di Tokyo.

ATP 250 SHENZHEN – Finale
David Goffin (BEL) b. Alexandr Dolgopolov (UCR) 6-4 6-7 6-3