“Non ho deciso di tornare a giocare. Non so perché tutti lo vogliano, ma la risposta è no”. Con queste parole, Marion Bartoli ha smentito l'indiscrezione che martedì aveva fatto il giro del mondo. C'era un filmato, accompagnato da un articolo, in cui la si vedeva entrare – armata di racchette – presso il Centro Tecnico della federazione francese. Da lì, diverse congetture di cui vi avevamo fatto menzione. Raggiunta da Eurosport France (con il quale lavora come commentatrice durante gli Slam), Marion ha chiarito alcuni punti. “Sono seguita dai medici della FFT: mi hanno aiutato l'anno scorso, quando ero malata, e nutro grande fiducia in loro. Poiché viaggio ancora molto, voglio essere sicura di non ammalarmi di nuovo. Durante la Settimana della Moda ero a Parigi e ne ho approfittato per vedere i medici e sostenere qualche esame”. La Bartoli ha spiegato che la sua vita attuale, densa di impegni, le impedirebbe di tornare a giocare a giocare. Semplicemente, vuole evitare che si ripresenti l'inferno dell'anno scorso. “Quando commento gli Slam su Eurosport, specie le fasi finali, provo sempre una certa emozione. Amavo quello che facevo e avrò sempre uno spirito competitivo. Ho potuto scrivere una storia molto bella, ma oggi ne sto scrivendo un'altra”. Per ora, dunque, sembrano smentite le voci su un possibile ritorno, peraltro emerse poche ore dopo il suo 33esimo compleanno. Qui sotto, tutti i dettagli raccontati da RMC Sport (che aveva addirittura ipotizzato la data del rientro), emersi prima della smentita di Marion.
Aveva chiuso nel migliore dei modi, vincendo uno Slam (quasi) fuori tempo massimo: il trionfo a Wimbledon di Marion Bartoli resta una delle più grandi sorprese degli ultimi anni. Fu sorprendente anche il ritiro, improvviso, un mese dopo. Aveva appena perso a Cincinnati e disse che il fisico non ne poteva più. Forte di una sensazione di pienezza e appagamento, lasciò tra le lacrime, salvo poi ritrovare il sorriso con mille attività extra-tennis e una sovraesposizione mediatica. Poi era stata vittima di un brutto virus che le aveva fatto perdere decine di chili, tanto che molti – senza sapere davvero cosa avesse – avevano parlato di anoressia. Contratto durante un volo transoceanico, le impediva di mangiare qualsiasi cosa (ad eccezione di bacche e lattuga). Non riusciva quasi più a muoversi, totalmente priva di energie. Nel 2016, la commissione medica di Wimbledon le ha negato l'idoneità a partecipare al torneo delle “leggende”, così fu costretta a raccontare tutto. Il ricovero in una clinica italiana (a Merano) è stato salvifico. L'hanno alimentata con una flebo e si è ripresa in fretta, fino addirittura a correre la Maratona di New York. Oggi Marion ha ripreso il controllo di se stessa: a 33 anni appena compiuti, avrebbe deciso di tornare a giocare. Al netto dei problemi di salute, una scelta non così sorprendente. Già nel 2015, via social network, aveva mostrato pruriti tennistici. Poi la sua vita si è sviluppata altrove, fino al video pubblicato in queste ore da RMC, un po' teatrale, in cui la si vede citofonare all'ingresso del Centro Tecnico FFT, racchette sottobraccio, dicendo che vuole allenarsi. E pensare che soltanto poche settimane fa, durante lo Us Open, aveva provato a smentire le voci su un possibile ritorno. Tuttavia, già a giugno era stata avvistata su un campo da tennis a Loiret, insieme a papà Walter.
TEST MEDICI DA SUPERARE
La federazione francese avrebbe confermato la notizia e ha aggiunto che metterà a disposizione di Marion tutti gli strumenti possibili: l'accesso al Centro Tecnico, un preparatore atletico e la possibilità di consultare la struttura medica federale, presieduta dal dottor Montalvant. Secondo fonti giornalistiche, il preparatore atletico si dedicherà interamente a lei. Curioso, poiché la Bartoli non ha mai avuto grandi rapporti con la federazione, tanto da non aver giocato in Fed Cup per tanti anni, fino a saltare le Olimpiadi di Londra perché non disponeva dei requisiti minimi (appunto, le presenze nelle gare a squadre). È ancora presto per fissare la data di un possibile ritorno, ma secondo RMC Indian Wells sarebbe più probabile rispetto alla trasferta australiana di gennaio. Al di là delle indiscrezioni, prima dell'annuncio ufficiale dovrebbe superare due test medici, entrambi in programma in questi giorni: uno classico, per valutare la condizione fisica generale, un altro per verificare le condizioni della spalla. Dopo tutto quello che ha passato, l'accuratezza medica è fondamentale. Se i risultati saranno positivi, Marion intensificherebbe gli allenamenti per programmare il rientro. Diverse sue storiche rivali hanno fatto altrettanto, per varie ragioni. Il caso più eclatante riguarda Kim Clijsters, ferma per due anni a causa della maternità tra il 2007 e il 2009. Al rientro ha vinto tre Slam e centrato il numero 1 WTA (traguardi mai raggiunti nella prima carriera). Ha fatto qualcosa del genere anche Justin Henin, ritiratasi nel 2008 e poi tornata a gareggiare nel 2010 (con risultati meno eclatanti), mentre non si contano i rientri di Martina Hingis. La maternità ha interrotto anche le carriere di Victoria Azarenka (già rientrata, adesso ferma ai box per problemi con il padre del piccolo Leo) e Serena Williams, il cui rientro potrebbe avvenire già in gennaio. Quanto a Marion, la programmazione non sarebbe un problema: i tornei faranno a gara per concederle una wild card.