Non ha lo stesso campo di partecipazione di Pechino, ma Tokyo rappresenta qualcosa di speciale per Adrian Mannarino. A 29 anni, il francese ha raggiunto la finale più prestigiosa della sua carriera, peraltro battendo un avversario forte come Marin Cilic. Ha avuto bisogno di 2 ore e 43 minuti per intascare la prima vittoria contro un top-5, maturata col punteggio di 6-7 6-4 6-0. “È stata dura perché Marin mi ha messo molta pressione – ha detto Mannarino – anche il terzo set, nonostante sia terminato 6-0, non è stato facile. Io ho provato a combattere su ogni punto, ma non è semplice contro un gran battitore. Per fortuna non ho sbagliato molto, poi dritto e rovescio hanno funzionato alla perfezione. Per un set e mezzo lui è rimasto in vantaggio, poi ha iniziato a sbagliare. Da metà del secondo set, ho preso tanta fiducia nei suoi game di servizio”. La Francia ha una discreta tradizione al Rakuten Japan Open: due anni fa, Benoit Paire è giunto in finale, mentre l'ultimo successo risale al 2009 con Jo Wilfried Tsonga. È stato un buon match, pieno di ribaltamenti. Affidandosi a un rovescio molto preciso, Mannarino ha recuperato un break di svantaggio e cancellato un paio di setpoint prima di rifugiarsi nel tie-break, perso nonostante un vantaggio di 4-2. L'equilibrio è durato fino al 5-4 del secondo, quando il francese ha preso il largo e si è aggiudicato sette game di fila. “Non posso dire di essere deluso, ho giocato abbastanza bene – ha ammesso Cilic – magari non ho servito bene come nei giorni scorsi. Non ho raccolto tanti punti facili e sono stato costretto a giocare tanti scambi lunghi. Adrian ha giocato bene: colpiva molto pulito dalla linea di fondo e non era semplice aprirsi il campo. Per un set e mezzo, non ha sbagliato praticamente niente. E io non trovavo il giusto ritmo al servizio”.
GOFFIN E IL SORPASSO SU QUERREY
Cilic non perde le speranze di raggiungere le ATP World Tour Finals (attualmente è sesto nell'ATP Race), mentre per Mannarino sarà la seconda finale stagionale dopo quella persa ad Antalya. Per completare la favola, dovrà battere un altro serio contendente al Masters di Londra: nella prima semifinale, David Goffin ha tenuto a bada gli ardori di Diego Schwartzman, superato in due tie-break. Con questo successo, il belga ha superato Sam Querrey nella Race ed è sempre più vicino a Londra: lo meriterebbe, visto che ha saltato un mese e mezzo per lo sfortunato infortunio patito al Roland Garros. Il problema alla caviglia non gli ha impedito di vincere ben 48 partite nel solo 2017. “Sapevo che ci sarebbero stati tanti scambi lunghi, Diego è molto bravo nello scambio da fondocampo – ha detto il belga – avevo bisogno di essere solido e aggressivo, non disdegnando qualche discesa a rete. È stata una bella partita, abbiamo entrambi giocato al massimo. Mannarino? È in grande fiducia e usa con efficacia il suo servizio mancino, può essere complicato rispondere”. Schwartzman ha dato battaglia in entrambi i set, e non ha mollato neanche quando Goffin gli ha preso un break di vantaggio nel quinto game del secondo. Avanti 5-4 nel tie-break, ha commesso un grave doppio fallo sul 6-6 e ha lasciato strada al belga. La finale si giocherà alle 9 di domenica mattina e sarà trasmessa in diretta su SuperTennis.
ATP 500 TOKYO – Semifinali
Adrian Mannarino (FRA) b. Marin Cilic (CRO) 6-7 6-4 6-0
David Goffin (BEL) b. Diego Schwartzman (ARG) 7-6 7-6