“Ma è successo per davvero?”. Con queste parole, Caroline Garcia ha accolto l'incredibile accoppiata Wuhan-Pechino. Soltanto quindici giorni fa, la francese era una del gruppo. Adesso è la nuova stella, per la prima volta tra le top-10 e numero 8 nella Race stagionale, favorita per un posto a Singapore dopo il sorpasso su Johanna Konta. In due settimane ha raccolto più punti di quanti ne aveva intascati in nove mesi (1.900 contro 1.895). È una piccola rivoluzione, che rilancia le sensazioni espresse sei anni fa da Andy Murray, che le aveva pronosticato un futuro da numero 1. Intanto è la prima a centrare l'accoppiata Wuhan-Pechino, come non era riuscito a Petra Kvitova e Garbine Muguruza. In finale ha superato la neo numero 1 WTA, Simona Halep, in un match ben giocato da entrambe. Nel tennis, si sa, non tutti i punti sono uguali: ne hanno raccolti entrambe 76, ma il tabellone racconta che la francese si è imposta 6-4 7-6. La Garcia ha raccolto un break in più e ha sfruttato la scarsa concretezza della Halep, soprattutto nell'incredibile settimo game del secondo set. “La chiave di oggi? Restare aggressiva e provare a comandare gli scambi. Inoltre il servizio è stato importante perché Simona risponde alla grande – ha detto la la Garcia – oltre a essere aggressiva, tuttavia, dovevo giocare con attenzione”. A parte l'ovvia delusione per la sconfitta, Simona Halep lascia la Cina con una leadership mondiale finalmente raggiunta, dopo essere stata sfiorata diverse volte. “Sinceramente credo di aver giocato bene – ha detto – colpivo la palla nel modo giusto, ho servito bene. Però lei ha fatto meglio nei momenti importanti”.
QUEL SETTIMO GAME…
Pioveva, nel pomeriggio di Pechino, così si è giocato sotto il tetto del National Tennis Stadium. Dopo uno scambio di break in avvio, le due hanno regalato una serie di scambi interessanti, in cui la mobilità della Halep provava a contenere il gran dritto della Garcia. Sul 4-4, la francese è salita 40-0 ma si è fatta riacchiappare, salvo poi essere salvata da un paio di brutte risposte della rumena. A sorpresa, Simona ha proseguito nell'onda lunga degli errori nel game seguente e ha ceduto il primo set. L'equilibrio non si è spezzato neanche dopo l'eterno game sul 3-3 del secondo, in cui la Halep ha avuto la bellezza di nove palle break per cambiare fisionomia all'incontro. Nel momento più difficile, Caroline ha mostrato una notevole tenuta, sia fisica che mentale. “Acciuffavo la parità, ma poi perdevo sempre il punto successivo! È stato un game folle – ha detto la Garcia – ma ha sicuramente fatto girare il set a mio favore”. L'effetto non è stato immediato, poiché la Halep si è presa il 4-4 con un game a zero. Con tanta tensione agonistica succhiata dal settimo game, il set scivolava al tie-break ed era la Garcia a prendere il comando. A dire il vero, è stata aiutata da due gravi errori della Halep dal 4-3 al 6-3. L'ultimo dritto in rete permetteva a Caroline di inginocchiarsi a due passi da papà Louis, commosso quanto lei. “Ho combattuto fino alla fine, ne sono fiera – ha detto la Halep – lei è stata più brava di me e ha meritato di vincere”. “È difficile mettere a parole quello che sto vivendo oggi – ha concluso la Garcia – vincere due tornei di fila come questi significa qualcosa, così come l'ingresso tra le prime 10. È un passaggio desiderato da ogni atleta. Non sai se lo raggiungerai, ma è un traguardo molto importante. Significa che sei tra le migliori giocatrici del mondo”. La francese è iscritta al torneo di Tianjn, dove il sorteggio le ha riservato Maria Sharapova al primo turno. Accetterà anche questa sfida?
WTA PREMIER MANDATORY PECHINO – Finale
Caroline Garcia (FRA) b. Simona Halep (ROM) 6-4 7-6