Succedono spesso cose strane, nel tennis ceco. Prima era una specie di Beautiful in salsa tennistica, tra fidanzamenti, amorazzi e separazioni. Adesso si è creato un circolo di coach che rischia di mettere fine a più di una relazione. È certamente terminata l'amicizia tra Barbora Strycova (recente vincitrice al torneo WTA di Linz) e Karolina Pliskova. Motivo? Dal 2018, la Pliskova sarà seguita da Tomas Krupa, attuale coach della Strycova. Normale avvicendamento? Non proprio. Barbora ha raccontato la sua versione in una conferenza stampa, al suo rientro da Linz. “Tre giorni dopo lo Us Open ho ricevuto una chiamata da Karolina. Mi disse che voleva vedermi. Quando ci siamo incontrate, mi ha detto che l'anno prossimo le sarebbe piaciuto lavorare con Krupa. Le ho risposto se stava scherzando. Mi ha detto di no, che il suo agente di era già riunito con Krupa e avevano raggiunto un accordo”. Qualche ora dopo, è arrivata la telefonata del futuro ex coach. Non il massimo della trasparenza. La Strycova si è detta delusa soprattutto da Krupa. “Perché Karolina è così. Da allora, il mio rapporto con lei è azzerato”. La Strycova ha poi confermato la storia in un post pubblicato su Facebook. E pensare che Krupa era regolarmente con lei a Linz, spesso inquadrato dalle telecamere. Nessuno poteva immaginare che il rapporto fosse al capolinea, anche perché in questi due anni le cose sono andate benissimo. Oggi la Strycova è numero 25 WTA, ottimo risultato per una ragazza non più giovanissima (ha 31 anni) e senza un fisico straordinario, addirittura con la tendenza a ingrassare (nel 2013 fu sospesa per doping: si scoprì che aveva assunto l'Acai Barry Thin, prodotto per perdere peso).
DILEMMA FED CUP?
Due anni fa, la Strycova ha permesso a Krupa di tornare nel giro dopo la dolorosa separazione con Tomas Berdych. Lo aveva seguito per sei anni, stabilizzandolo tra i top-10, con tanto di finale a Wimbledon. Ma poi Berdych si fece prendere dalla moda dei super-coach, si fissò con Ivan Lendl, e gli diede in benservito. Per inciso, riuscì ad assumere solo l'ex delfino di Lendl, Dani Vallverdu, senza effettuare chissà quale salto di qualità. La chiamata della Pliskova deve aver profumato di rivincita per Krupa: è comprensibile che voglia lavorare con un'aspirante numero 1 WTA. La Strycova comprende la situazione, ma non ha gradito le modalità. Nel corso della stessa conferenza, ha anche spiegato di voler mettere su famiglia e di non vedersi mamma in età troppo avanzata. Dopo il divorzio con il signor Zahlavov, da tre anni si frequenta con il cantante David Kraus, e la loro storia è piuttosto chiacchierata in Repubblica Ceca. Che stia pensando al ritiro? Da parte sua, la Pliskova sceglie il terzo coach in meno di un anno. Fino a tutto il 2016 ha lavorato con Jiri Vanek. Poi, dopo una separazione per ragioni economiche, ha tentato con David Kotyza (ex della Kvitova), ma la collaborazione è terminata circa un mese fa. Ripartirà da Krupa, per la rabbia della Strycova e la preoccupazione di Petr Pala, capitano di Fed Cup. Molto difficilmente potrà contare su entrambe nei prossimi match, visto che ormai hanno cancellato qualsiasi rapporto. E pensare che è stata proprio la coppia Strycova-Pliskova a regalare due Fed Cup alla Repubblica Ceca, al doppio di spareggio. Nel 2015 contro la Russia e nel 2016 contro la Francia è finita a baci e abbracci. L'epilogo è stato molto triste, anche se la Strycova ha detto che risponderà a eventuali convocazioni. “Le questioni personali sono una cosa, l'orgoglio di giocare in Nazionale un'altra”. Le penserà così anche la Pliskova?
JOHANNA KONTA DICE ADDO A WIM FISSETTE
Giunge notizia di un'altra separazione: perso in extremis un posto al Masters, Johanna Konta ha messo fine alla sua stagione per un problema al piede (dunque non parteciperà al WTA Elite Trophy) e, soprattutto, ha chiuso la collaborazione con Wim Fissette. “Le cose sono finite in modo molto amichevole e gli auguro il meglio. Abbiamo ottenuto molti risultati insieme e voglio ringraziarlo per la sua pazienza, il duro lavoro e l'esperienza che mi ha messo a disposizione”. Seguita per anni dallo spagnolo Esteban Carril, aveva scelto Fissette lo scorso dicembre, dopo che il belga aveva effettuato qualche giorno di prova con Sara Errani. Sotto la sua guida, la britannica ha vinto a Miami e colto una splendida semifinale a Wimbledon. Da allora, tuttavia, è piombata in una notevole crisi di risultati. A parte Fissette, il suo team non cambierà: continueranno a lavorare con lei lo sparring partner Andrew Fitzpatrick, il preparatore atletico Gill Myburgh, la fisioterapista Milly Mirkovic e la psicologa Elena Sosa. “Continuerò con loro per trovare la giusta vita per il mio tennis – ha fatto sapere tramite un comunicato – l'obiettivo è trovare un nuovo coach il prima possibile, ma la priorità è prendere una decisione giusta e non certo frettolosa”. Per la Konta è una scelta rischiosa, specie dopo una stagione molto positiva, ma ha un vantaggio: con la Pliskova di nuovo “occupata”, è la prima top-player a pubblicizzare un posto vacante. Non crediamo che avrà troppe difficoltà a trovare un nuovo allenatore. Viene qualche dubbio su Fissette. Il belga vanta ottimi risultati con tutte le giocatrici allenate: dopo Kim Clijsters ci sono state Sabine Lisicki (portata in finale a Wimbledon), Simona Halep e Victoria Azarenka. Tuttavia, a parte la bielorussa, lo hanno sempre lasciato a piedi dopo un anno. Che i suoi metodi di lavoro siano troppo duri, o comunque non graditi alle giocatrici?