L'edizione inaugurale delle Next Gen ATP Finals dovrà fare a meno di Alexander Zverev. Troppo importante la possibilità di giocare il Masters di Londra fra i favoriti, il tedesco rinuncia all'evento milanese, ma promette una comparsata nei primi giorni. Definito il quadro dei qualificati: a parte la wild card italiana, sono stati tutti top-50 nel 2017.Si era capito da mesi che sarebbe finita così, e ora c’è l’ufficialità: Alexander Zverev non giocherà l’edizione inaugurale delle Next Gen ATP Finals. Il tedesco ha scelto sfruttare l’unico cavillo regolamentare che permetteva il forfait a Milano, ovvero la qualificazione alle Nitto ATP Finals dell’O2 Arena. Nel corso dell’anno, quando l’obiettivo Londra è diventato prima possibile e poi certo, il 20enne di Amburgo aveva parlato della possibilità di prendere parte a entrambi gli appuntamenti, ma gli avevano creduto in pochi, per una lunga serie di ragioni. Dal fatto che i due tornei siano consecutivi, all’assenza di punti ATP in palio a Milano, più i guadagni stagionali che gli permettono di rinunciare a cuor leggero ai 390.000 dollari in palio per il vincitore, le varie sperimentazioni regolamentari, e un Masters (quello vero) che viste le tante assenze lo annovera addirittura fra i favoriti. Quasi impossibile che non finisse con un forfait. “Mi sono consultato col mio team – si legge dalle parole di Zverev nella nota diffusa dall’ATP – e per prepararmi al meglio per Londra abbiamo pensato che giocare la settimana prima a Milano non è la soluzione migliore. Di conseguenza, purtroppo, mi devo ritirare dalle Next Gen ATP Finals”. Tuttavia, su probabile spinta dell’ATP che l’aveva sfruttato come principale uomo immagine dell’evento, Zverev ha comunicato che sta comunque progettando una comparsata a Milano, in uno dei primi giorni del torneo, per dare un supporto all’evento e mostrare riconoscenza ai tifosi italiani che gli sono stati a fianco durante la settimana vincente agli Internazionali di Roma.
DANIIL MEDVEDEV L'ULTIMO QUALIFICATO
Il forfait di Zverev è un duro colpo per l’evento milanese, con anche una discreta componente di sfortuna, visto che erano dieci anni che un giocatore così giovane non si qualificava per le ATP Finals. Tuttavia, la sua assenza ha anche un filo logico: se l’obiettivo del torneo del polo fieristico di Rho è quello di fare da vetrina ai migliori talenti della generazione del futuro, non è del tutto sbagliato che lui non ci sia, visto che con due Masters 1000 in bacheca e il numero 4 del ranking ATP è già un campione del presente. Il forfait di Zverev ripristina gli otto posti messi in palio dalla Race to Milan, che erano stati ridotti a sette per la wild card che l’ATP ha scelto di concedere alla FIT, e chiude il discorso qualificazione, stroncando sul nascere il testa a testa fra Hyeon Chung e Daniil Medvedev per l’ultimo posto disponibile. I risultati di questa settimana non contano più: avranno entrambi un posto a Milano, insieme ad Andrey Rublev, Karen Khachanov, Denis Shapovalov, Jared Donaldson e Borna Coric. Tutti giocatori che nel 2017 hanno messo piede fra i primi 50 del mondo, a garantire un livello ancora più alto delle aspettative iniziali. Il nome della wild card italiana, invece, uscirà dal torneo di qualificazione in programma dal 3 al 5 novembre allo Sporting Milano 3 di Basiglio, con le stesse regole del torneo vero e proprio. Già definito l’elenco dei partecipanti: Matteo Berrettini, Gianluigi Quinzi, Liam Caruana, Andrea Pellegrino, Filippo Baldi, Cristian Carli, Gian Marco Moroni e Riccardo Balzerani. Favoritissimo il primo, numero 123 ATP e quindicesimo della Race to Milan.