“È difficile credere che esattamente 23 anni fa ho esordito nel circuito professionistico”. Inizia così la lettera di commiato di Martina Hingis. Per la terza volta, dopo quelli del 2002 e del 2007, la svizzera annuncia il ritiro dal tennis giocato. Fa meno notizia, ma stiamo pur sempre parlando di una delle giocatrici più importanti degli ultimi 30 anni. Ha scelto le WTA Finals di Singapore, dove è impegnata in doppio, per salutare tutti. “Sono stata molto fortunata nel poter giocare questo meraviglioso sport per così tanti anni – ha scritto – il tennis è sempre stato la mia passione e gli sono grata per le sfide, le opportunità, le amicizie e le partnership che mi ha dato. Sono riconoscente soprattutto a mia madre, che mi ha insegnato a giocare. Grazie agli sponsor, i partner, le avversarie e a tutti quelli che hanno reso più facile la mia vita, Questo non è un addio: come insegna la storia, non sono mai stata capace di stare troppo tempo lontano dal tennis, e non vedo l'ora di scoprire quali nuove sfide e opportunità mi troverò davanti. Credo che il meglio debba ancora venire”. Da qualche anno, la 37enne Hingis si dedicava esclusivamente al doppio, con rarissime apparizioni in singolare (praticamente solo in Fed Cup). È (ri)salita al n.1 del mondo nella specialità e ha vinto molto, creando una coppia molto forte con Sania Mirza. Le due si sono separate l'anno scorso: la sua ultima compagna, dunque, resterà Yung-Jan Chan: le due hanno esordito bene a Singapore, battendo in due set Groenefeld-Peschke. Attuali numero 1 del mondo, Hingis-Chan hanno vinto nove tornei da quando giocano insieme (hanno iniziato a febbraio). Allo Us Open si sono aggiudicate il loro primo Slam in coppia, 25esimo per la Hingis.
10 SLAM DAL 2013 A OGGI
Baby fenomeno negli anni 90, una delle ultimissime a sfuggire alla “Norma Capriati” che avrebbe limitato l'accesso al professionismo, la Hingis ha dominato il tennis per un paio d'anni prima di essere travolta dal ciclone delle sorelle Williams. Ha comunque fatto in tempo a vincere 42 titoli WTA, tra cui cinque Slam in singolare. Il suo palmares è poi arricchito da 13 Major in doppio e 7 in doppio misto. Da giovane, ha battuto diversi record di precocità: è stata numero 1 WTA ad appena 16 anni e, ancora oggi, è la più giovane vincitrice dell'Australian Open. Nel 2002 si ritirò per problemi a entrambe le caviglie, con tanto di causa legale (persa) con Sergio Tacchini, che le forniva le calzature nei primi anni di carriera. Si è fermata per tre anni, poi è tornata nel 2006 ed era rientrata tra le top-10, peraltro vincendo gli Internazionali BNL d'Italia. Un problema all'anca, ma soprattutto una positività alla cocaina nel 2007, l'hanno portata a un secondo ritiro. Il caso di positività si aggiunge alle tante chiacchiere sulla sua vita sentimentale: le hanno attribuito un mucchio di flirt e c'è stato anche un divorzio. Una volta scaduta la squalifica, si è dedicata all'attività di coach (per un periodo ha seguito la Pavyuchenkova), poi nel 2013 è tornata nel tour esclusivamente in doppio. L'ultimo step della sua carriera le ha regalato 10 Slam (4 in doppio e 6 in misto), senza dimenticare la medaglia d'argento a Rio 2016, in coppia con Timea Bacsinszky. Non ha bisogno di un lieto fine, ma siamo convinti che le farebbe molto, molto piacere chiudere con un successo. Nella semifinale di sabato, lei e la Chan se la vedranno con Timea Babos e Andrea Hlavackova. Vittime sacrificali?