Quando si è presentato a Parigi Bercy, John Isner non pensava a centrare le ATP Finals. “Semmai a quale partita di football avrei visto appena tornato a casa”. Invece è in semifinale dopo aver cancellato le chance di Del Potro e, se dovesse vincere il torneo, volerà a Londra. “Adesso ci penso, eccome se ci penso”.

La rincorsa di Palito si è fermata a 20 punti dal traguardo. Difficile mettersi nei panni di Juan Martin Del Potro dopo la sconfitta contro John Isner nei quarti di Parigi Bercy: gli sarebbe bastato batterlo per la settima volta per acciuffare un posto alle ATP Finals. Invece, per il secondo anno consecutivo, l'americano ha mostrato un feeling speciale con il Rolex Paris Masters. L'anno scorso è arrivato in finale, stavolta ha bisogno di vincere per essere lui, incredibilmente, l'ultimo qualificato per Londra. “Long John” si è imposto 6-4 6-7 6-4 e, inevitabilmente, sarà il favorito nella semifinale contro il qualificato Filip Krajinovic (il serbo ha usufruito del forfait di Rafael Nadal). “Ero piuttosto fiducioso prima di scendere in campo – ha detto Isner – poi ieri ho recuperato da 2-5 nel terzo set, dunque c'erano le giuste premesse”. Se a inizio settimana una sua qualificazione al Masters sembrava fantascienza, adesso non c'è avversario contro il quale parta nettamente sfavorito. “Quando sono arrivato a Parigi non pensavo alle ATP Finals. Sinceramente, pensavo a quale partita di football americano avrei visto una volta tornato a casa. Adesso però non posso raccontarvi bugie: ci penso, eccome se ci penso. Sarebbe strepitoso qualificarmi per Londra”.

UN BREAK SPUNTATO DAL NULLA
In questo momento, Pablo Carreno Busta resiste all'ottavo posto: come detto, soltanto un vittoria alla AccorHotels Arena consentirebbe il sorpasso a Isner, o allo stesso Jack Sock. Se i due dovessero affrontarsi in finale, sarebbe un clamoroso spareggio con in palio il titolo e il Masters, con Carreno matematicamente fuori. Ovviamente, il ritiro di Rafael Nadal da Bercy accende un lumicino di speranza anche per il nono posto, che in questo momento sarebbe di Del Potro. L'argentino può comunque essere soddisfatto: da quando lavora con coach Sebastian Prieto, ha vinto 14 delle ultime 18 partite. Per intenderci, alla vigilia dello Us Open si trovava al 47esimo posto nella Race to London. Il break decisivo è arrivato un po' inatteso: terzo set, 1-1, Del Potro avanti 40-15. Aveva tirato un ace, ma occhio di falco lo ha valutato fuori. A quel punto, Isner ha infilato quattro punti consecutivi: un dritto a uscire di Del Potro è finito largo e Isner non ha avuto problemi nei suoi turni di servizio, tanto da non dover cancellare neanche una palla break. Per arrivare in finale dovrà battere Krajinovic, con il quale non ha mai giocato nel tour. Tuttavia, lo ha sconfitto nove anni fa al Challenger americano di Lubbock, Texas. All'epoca Filip aveva 16 anni ed era una fulgida promessa. Non ha mantenuto le promesse, ma questa è un'altra storia.

MASTERS 1000 PARIGI BERCY – Quarti di Finale
Filip Krajinovic (SRB) b. Rafael Nadal (SPA) ritiro
John Isner (USA) b. Juan Martin Del Potro (ARG) 6-4 6-7 6-4