Si scende sempre in campo per vincere, ma non crediamo che il WTA Elite Trophy fosse l'obiettivo principale di CoCo Vandeweghe. Tra pochi giorni, guiderà il suo team di Fed Cup nella finale di Fed Cup contro la Bielorussia. Per lei, così legata alla bandiera, sarà l'evento dell'anno. Nel frattempo, a Zhuhai, ha ceduto a una scatenata Julia Goerges. La tedesca si è imposta 7-5 6-1 e maledice il fatto che la stagione sia finita qui. Non è mai stata così in forma ed è un peccato che si debba fermare proprio ora, con due tornei vinti, uno in fila all'altro, dopo 6 anni di siccità. Nove vittorie consecutive che la lanciano come possibile protagonista nel 2018. “Non c'era modo migliore per chiudere la stagione – ha detto la Goerges – ho vissuto una buona stagione: ho dovuto superare alcune sconfitte dolorose negli Slam, ma ho continuato a lavorare duramente e ad avere fiducia nel mio team. Alla fine ha pagato e non ho parole per descrivere come mi sento, non ci posso ancora credere. Per me è un nuovo inizio di carriera: ho raggiunto il mio best ranking con un team tutto nuovo”. Goerges e Vandeweghe sono tra le migliori battitrici del tour: non ha sorpreso, dunque, che soltanto 6 scambi abbiano superato i 10 colpi. Più in generale, ha vinto chi ha saputo gestire meglio il servizio e i colpi immediatamente successivi. E pensare che la Vandeweghe è partita meglio: un break immediato la portava sul 2-0 e poi 5-2, senza perdere neanche un punto con la prima palla. Ma quando ha servito sul 5-3, qualcosa si è inceppato: doppio fallo sul 15-15 , poi una serie di errori (in particolare con il dritto) hanno rimesso in partita la Goerges. Nervosa, ha espresso la sua frustrazione prendendosela con la racchetta. Sul 5-5, dopo un altro doppio fallo, una volèe in rete sanciva il break, da cui scaturiva il secondo break della tedesca, che sigillava il 6-5 con uno splendido dritto in corsa.
LA PREMIAZIONE CON LA GRAF
“Penso che CoCo abbia giocato alla grande nei primi sette game, non ero neanche vicina a prendere il ritmo, perché lei colpiva con pulizia e profondità. Io ho arretrato il mio raggio d'azione per avere un po' più di tempo per colpire e crearmi qualche opportunità. Fortunatamente, sono arrivate sul 5-3. Ho dovuto avere pazienza per entrare nello scambio. Lei mi ha regalato qualche punto e io ho solo cercato di farmi trovare pronta”. Perso il primo set, la Vandeweghe si è totalmente disunita, commettendo ben tre doppi falli nel primo game del secondo. Non c'è più stata partita: Julia si è aggiudicata undici degli ultimi dodici game. La Goerges ha fatto valere un sapiente utilizzo dello slice e alcune discese a rete. Approfittando di una Vandeweghe con la testa già a Minsk, ha ceduto solo un punto al servizio in tutto il secondo set. “È stato importante servire al corpo per costringerla a spostarsi per cercare la palla. Ha funzionato bene. Dopo la lotta nel primo set, nel secondo sono stata decisamente in controllo”. Entrambe chiudono la stagione con il loro miglior ranking: la Vandeweghe sale al n.10 (sarà l'unica top-10 nella finale di Fed Cup), mentre la Goerges si accomoda in 14esima posizione, un gradino più avanti rispetto al n.15 raggiunto nel marzo 2012. A completare la festa, per Julia, c'è stata la premiazione con Steffi Graf, leggenda del tennis tedesco e mondiale. “Abbiamo parlato prima della partita, mi aveva augurato buona fortuna e chiesto come stavo – dice la Goerges – niente di speciale perché stavo per scendere in campo, ma credo che sia stata contenta di consegnare il trofeo a una giocatrice tedesca”. Per la Goerges è il titolo più importante in carriera, anche se i due precedenti a Stoccarda non erano certo trascurabili. Nel 2018 sarà tra le osservate speciali: sarà un bel banco di prova, poiché per la prima volta avrà aspettative e occhi puntati addosso. Con la Kerber in caduta libera, la nuova numero 1 di Germania è lei.
WTA ELITE TROPHY ZHUHAI – Finale
Julia Goerges (GER) b. CoCo Vandeweghe (USA) 7-5 6-1