Sarebbe in dirittura d'arrivo la trattativa tra la n.1 britannica e Michael Joyce, ex giocatore-cavia di David Foster Wallace, nonché coach di Maria Sharapova per quasi sette anni. A breve dovrebbe essere libero dall'impegno con Vika Azarenka e ha una caratteristica: viene da sodalizi piuttosto duratori.

L'offeason tennistica non è paragonabile a quella del calcio, tuttavia stiamo assistendo a una discreta girandola di panchine: l'ultima novità riguarda Johanna Konta, che ha recentemente chiuso la collaborazione con Wim Fissette (prontamente ingaggiato da Angelique Kerber), ed è in cerca di un nuovo allenatore per stabilizzarsi tra le top-10 e magari centrare finalmente le WTA Finals, sfumate in extremis nel 2016 e nel 2017. Secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla BBC, Johanna sarebbe a un passo dal firmare con Michael Joyce, noto per essere stato l'allenatore di Maria Sharapova. Buon giocatore negli anni 90, per un lungo periodo ha dovuto la sua notorietà al saggio di David Foster Wallace, “The String Theory”, in cui il mitico scrittore americano lo ha usato come grimaldello per intrufolarsi nel mondo del tennis. Dopo il ritiro, Joyce ha avuto la capacità di riciclarsi come sparring partner e poi come (ottimo) coach. Ha seguito per quasi sette anni Maria Sharapova, lavorando a stretto contatto con papà Yuri. Chiusa la partnership con la russa, ha lavorato per anni con l'americana Jessica Pegula, portandola a ridosso delle top-100 WTA. Quest'anno, a seguito degli infortuni della Pegula, ha accettato la proposta di Victoria Azarenka. Suo malgrado, l'ha accompagnata in due soli tornei. Dopo Wimbledon, la bielorussa è piombata in una fastidiosa battaglia legale con l'ex compagno per l'affidamento del figlio Leo.

SHARAPOVA: “PIU' FRATELLO CHE COACH”
Per quanto si stia allenando e abbia ricevuto una wild card per il torneo di Auckland, oggi la Azarenka è una grande incognita. E allora si è inserita la Konta, autrice di una buonissima stagione fino a metà estate, con la vittoria a Miami e la bella semifinale a Wimbledon. Qualche brutto risultato e un problema al piede hanno generato una mini-crisi, incrinando il rapporto con Fissette. Chiusa in anticipo la stagione, “Jo” si è concessa una vacanza per ricaricare le batterie e sistemare l'infortunio. Ha ripreso ad allenarsi con cautela la scorsa settimana, presso l'All England Club di Londra. Le trattative con Joyce sarebbero a buon punto: il mese scorso, la Konta aveva detto che avrebbe cercato il nuovo coach il prima possibile, pur volendosi assicurare di prendere “la giusta decisione, e non certo una affrettata”. Joyce sembra essere il profilo adatto, anche in virtù di un carattere più accomodante rispetto a Wim Fissette. Non a caso, il tecnico belga non è mai durato più di un anno con la stessa giocatrice. Al contrario, Joyce viene da partnership molto lunghe. Nella sua autobiografia, Maria Sharapova lo ha definito così: “Un grande coach e un amico ancora migliore. Mi è stato accanto nei momenti buoni e in quelli cattivi, ma siamo arrivati ad essere troppo vicini. Con il tempo, si sentiva più un fratello che un allenatore. Allontanarlo è stato molto triste, una delle decisioni più dure che abbia mai dovuto prendere”. Oggi sembra pronto a tornare in un box importante.