Messo in archivio il torneo ITF di Valencia, di cui è direttrice, Anabel Medina Garrigues inizia a preparare la trasferta in Fed Cup contro l'Italia. Andrà a Barcellona a parlare con le giocatrici: “Vorrei conoscere le disponibilità entro fine anno”. I consigli di Judy Murray e la soddisfazione di giocare sulla terra battuta.

L'avventura dell'Italia in Fed Cup ripartirà contro la Spagna. Si giocherà a Chieti i prossimi 10-11 febbraio: la sensazione è che molto dipenderà dalle giocatrici che Anabel Medina Garrigues convincerà a partecipare. Preso il posto di Conchita Martinez, e dopo aver diretto il torneo ITF di Valencia, adesso si concentrerà sul nuovo ruolo e cercare di capire la disponibilità delle migliori. “In questi giorni andrò a Barcellona perché le ragazze si stanno allenando lì – ha detto la Medina – sarà una bella occasione per incontrarle, e lo farò già in modalità da capitana”. Il suo obiettivo è conoscere, entro fine dicembre, le giocatrici sulle quali potrà fare affidamento. A fine anno avrò le idee chiare dopo aver preso contatto con tutte. In merito alla disponibilità, per adesso si sono mostrate tutte molto ricettive e positive. Credo che ci siano buone possibilità: visto che si giocherà in un periodo dell'anno in cui bisogna andare indoor, mi piace il fatto che si giochi sulla terra battuta, un superficie in cui si trovano tutte a loro agio”. Durante lo scorso weekend, la Medina ha avuto la possibilità di incontrare Judy Murray, a Valencia per effettuare una clinic. “Mi ha dato alcuni consigli e mi ha detto che bisogna fare spirito di gruppo e divertirci. Un altro punto a cui tiene molto è il conoscere il più possibile le giocatrici. Da questo punto di vista, ho un vantaggio perché le conosco tutte da molto tempo e le ho anche affrontate come avversarie. Ho apprezzato molto i suoi consigli perché Judy ha una grande esperienza ed è un punto di riferimento a livello mondiale”.

DIRETTRICE DI TORNEO E CAPITANA
La Medina Garrigues arriva dal torneo ITF di Valencia, un 25.000 dollari di cui è direttrice. Il suo obiettivo è farlo salire di categoria nell'arco di 1-2 anni. “Il lavoro ci è piaciuto ed è andato tutto bene. Il tempo ci ha dato una mano, abbiamo avuto una bella finale e una spagnola ha vinto il doppio. Siamo soddisfatti e stiamo già pensando all'anno prossimo. Dobbiamo analizzare il bilancio economico del torneo, fare le cose con calma, però la nostra intenzione è crescere, non sappiamo se nel 2018 o l'anno successivo. Vogliamo crescere il prima possibile, ma vogliamo diventare un punto di riferimento in ambito nazionale. Il prossimo passaggio sarebbe a 60.000 dollari: dobbiamo fare esperienza, ma siamo un'organizzazione molto qualificata”. Archiviato il discorso Valencia, si concentrerà al 100% sul nuovo ruolo. Un po' per caso, quest'anno aveva iniziato a lavorare con Jelena Ostapenko. Sotto la sua guida, la lèttone ha colto il grande successo al Roland Garros. Nonostante la bontà della partnership, ha accettato la proposta della RFET. Con Garbine Muguruza e una Carla Suarez ritrovata, la Spagna può tranquillamente ambire al successo finale, basti pensare a quello che è riuscito alla Bielorussia. Partiranno dal World Group II dopo l'inopinata retrocessione di quest'anno, dunque per loro sarà necessario vincere contro l'Italia e poi centrare la promozione per avere la chance di provarci nel 2019. Tra l'altro, con l'avvicinarsi delle Olimpiadi di Tokyo, la Fed Cup assumerà un pizzico di valore in più. Per ottenere l'eleggibilità olimpica, infatti, bisogna raccogliere un numero minimo di presenze in Fed Cup.