Eravamo abituati a vederla tra le top-10, a volte più in alto, magari anche in finale a Wimbledon. Ma nel 2017, la stella di Agnieszka Radwanska si è offuscata, almeno sul campo da tennis, visto che la vita privata le ha regalato un matrimonio. Però dodici mesi fa era al numero 3 WTA, mentre oggi riparte dalla 28esima posizione. Non accadeva dal 2010 che la polacca chiudesse una stagione fuori dalle top-10. Un'eternità. In un'intervista con Sport360, ha fatto il punto della situazione e ha provato a rilanciare in vista del 2018. “È stato un anno difficile, senza dubbio. Ho avuto un paio di infortuni e anche un virus. È stato complicato arrivare a ogni Slam senza la giusta preparazione”. Dal 2012 al 2016 aveva sempre raggiunto almeno una semifinale, mentre nel 2017 non è mai andata oltre gli ottavi e ha fallito l'accesso alle WTA Finals, dopo sette partecipazioni consecutive. “Non credo proprio che la prossima stagione possa andare peggio di questa” ha detto. Tuttavia, ha scelto di cambiare qualcosa in fase di offseason. Per la prima volta, “Aga” si allena a Dubai. Con lei c'è tutto il team: coach Tomasz Wiktorowski, il preparatore atletico, il fisioterapista e il marito Dawid Celt, che è anche il suo sparring partner. Prima ancora che il lavoro tecnico, si sono focalizzati sugli aspetti atletici per rimetterla in forma. Sfruttando il clima di Dubai, hanno effettuato anche qualche allenamento in spiaggia. Sia pure con un sorriso, li ha definiti “dolorosi”. “Tuttavia penso che sia bello fare qualcosa di nuovo e diverso. Per tanti anni ho fatto le stesse cose, milioni di allenamenti sempre uguali. Per questo, correre in spiaggia è qualcosa di nuovo”. Il problema principale era stato a un piede, ma adesso sembra tutto ok. La polacca ci lavora da tempo e spera di aver messo tutto alle spalle.
UN PROGRAMMA NUOVO
Le due settimane a Dubai si sono incentrate sulla preparazione fisica, senza neanche toccare la racchetta. Da quelle parti c'era anche Petra Kvitova, ma gli step di allenamento erano molto diversi. Per questo motivo, le due non hanno mai palleggiato insieme. Dopo il lavoro di carico, la polacca si prenderà una settimana di recupero salvo poi iniziare un lavoro specifico con il tennis. “È un programma nuovo e insolito per noi – interviene Wiktorowski – ma è stata la prima volta dopo lungo tempo che non si è qualificata per Singapore, quindi ha avuto vacanze piuttosto lunghe. Spero che questo le abbia permesso di riprendersi sul piano fisico. Per adesso è andato tutto bene, ma non dobbiamo dimenticare che arriva da un anno difficile”. La stagione di Aga partirà da Auckland e avrà gli stessi obiettivi: su tutti, la conquista di un agognato Slam. Tuttavia si parte con premesse diverse, ovvero l'obbligo di risalire la china in classifica. La Radwanska, tuttavia, non vuole attribuire ai soli guai fisici la sua attuale posizione, frutto di una stagione con appena 25 vittorie su 43 partite. Ammette, per esempio, che nel circuito WTA c'è una competizione sempre più feroce. “Ci sono molte giocatrici che si esprimono ad alti livelli, inoltre la bravura delle giovani ha reso tutto più complicato. Ogni anno è sempre più dura, quindi bisogna continuare a lavorare duro per restare a galla. Non mi era mai capitato di iniziare una stagione da così indietro, ma va bene così” Secondo Wiktorowski, la classifica non rappresenta un problema. “Non è un disastro, ma solo un punto di partenza. E poi non è male avere un po' di motivazione extra”. Pur dotata di capacita tecniche fuori dal comune, la Radwanska pecca un po' di potenza. Magra, con pochi muscoli, fatica a raggiungere le velocità e la pesantezza di palla di diverse colleghe.
LA MIGLIORE DEL 2017? WOZNIACKI
Per lei non è mai stato un problema, mentre insiste sul fatto che oggi ci sono tante giocatrici in grado di esprimere un livello da top-10 “Tante ragazze possono vincere i grandi tornei, mentre prima non accadeva. Sicuramente vivremo un 2018 interessante, impegnativo per tutte. È vero che la nuova generazione adotta un tennis potente, ma ci sono ancora ragazze che giocano come me. Nel circuito ci saranno sempre due tipologie di stili”. “Aga” non cambierà il suo stile, anche perché il suo allenatore è convinto che troverà un modo per contrastare le più potenti. "È unica nel suo genere, fatico a trovare una giocatrice simile a lei. Forse in passato… tuttavia, non guardiamo al futuro con prospettive diverse, non possiamo cambiare troppo. Forse possiamo sistemare alcuni aspetti, una condotta tattica diversa, ma lei non può cambiare il suo tennis. Quello che si può cambiare, e dove ha i giusti margini di miglioramento, è la preparazione atletica”. Si spiegano così le due settimane interamente dedicate a questo aspetto. E poi c'è la convinzione che la Radwanska possa infilarsi nel gruppone delle migliori, e magari lottare per il numero 1 del mondo. A una settimana dalla fine della stagione, la matematica offriva a ben sette giocatrici la possibilità di chiudere in vetta. Senza dimenticare che gli Slam sono andati a quattro giocatrici diverse. Quando le hanno chiesto di individuare la giocatrice dell'anno, non ha avuto dubbi. “Penso che la regolarità sia ciò che conta, per questo dico Caroline Wozniacki perché ha giocato bene per tutto l'anno, su tutte le superfici, raggiungendo molte finali. Credo che avrei scelto lei anche se non avesse vinto il Masters”. Ci può stare, ma va ricordato che la Wozniacki è una delle sue migliori amiche. Talmente amica che era tra gli invitati al suo recente matrimonio. Le due si ritroveranno presto, sul campo da tennis. Numero 28 WTA a 28 anni, Agnieszka Radwanska punta a rimettere in sesto una carriera che le ha dato molto, ma che potrebbe ancora riservarle qualche sorpresa. In fondo è stata ad appena un set da vincere Wimbledon.