Secondo cambio di panchina fra i top-10: dopo la separazione rumorosa fra Wawrinka e Norman, arriva anche quella fra Marin Cilic e Jonas Bjorkman, che chiudono la collaborazione dopo un anno e mezzo. Entrambi spendono parole al miele, segno di un addio pacifico. Cilic comunque non è scoperto: resta l'assistant coach Ivan Cinkus, che lo segue già da anni.Dato che si tratta di uno sport individuale, senza la presenza di club, il tennis non vive la fase caldissima del mercato nel periodo di off-season, diventato di anno in anno sempre più seguito nel mondo del calcio italiano. Ma esiste comunque qualcosa di simile per quanto riguarda gli allenatori: capita che i giocatori li cambino anche nel corso della stagione, ma il vero “boom” di cambi di panchine e di modifiche agli staff arriva a fine anno. Nelle ultime settimane hanno tenuto banco soprattutto le novità a livello femminile: dalla girandola di coach (e dispetti) delle giocatrici ceche, al passaggio di Michael Joyce dalla panchina della Azarenka a quella della Konta, fino alla promozione a coach di Sascha Bajin. Lo sparring tedesco (in passato anche con Serena e Azarenka) aveva chiuso la collaborazione con Caroline Wozniacki proprio perché puntava al ruolo di primo allenatore, incompatibile con la presenza di papà Piotr nell’angolo della danese, ma l’ha trovato con la giapponese Naomi Osaka, una delle migliori Next Gen del circuito femminile. Tuttavia, qualche novità ci sarà anche nei piani alti del Tour maschile. Rafael Nadal ripartirà senza lo zio coach Toni, Stan Wawrinkaattende di scegliere il successore di Magnus Norman, mentre Marin Cilic ha appena interrotto la collaborazione con Jonas Bjorkman, iniziata nell’agosto dello scorso anno. Il 2017 del croato è stata una stagione strana: ha vinto solamente il piccolo ATP 250 di Istanbul, ma a livello di classifica non era mai andato così avanti, arrivando fino al numero 4 del mondo grazie alla finale a Wimbledon. Eppure ha deciso comunque di cambiare una parte del suo team, dando il benservito al 45enne di Vaxjo.NESSUN SOSTITUTO?
A differenza dell’addio della scorsa estate con Goran Ivanisevic, l’uomo che l’ha guidato verso l’incredibile conquista dello Us Open 2014 ma con il quale (secondo più di un indizio) la collaborazione non era finita benissimo, le belle parole spese sia da Cilic sia da Bjorkman lasciano immaginare un addio pacifico, consensuale. “Ci tengo a farvi sapere – ha scritto Cilic sui propri profili social – che dopo 16 mesi di proficua collaborazione io e Jonas Bjorkman non lavoriamo più insieme. Durante la nostra collaborazione abbiamo avuto alcuni splendidi risultati e costruito un’ottima relazione. È stato un vero piacere lavorare con Jonas. Ci tengo a ringraziarlo per il suo aiuto e ad augurargli il meglio, per la sua professionale e privata”. “È stato un vero piacere lavorare con te e spendere del tempo insieme, sia dentro sia fuori dal campo – ha scritto invece Bjorkman –. Ho una grande ammirazione per tutto il duro lavoro che hai sempre fatto e per il tuo modo di essere un vero signore. Ti auguro tutto il meglio per il 2018”. Malgrado la rottura con Bjorkman, che nel 2017 l’ha seguito per una ventina di settimane, Cilic non resta solo perché continuerà a lavorare con Ivan Cinkus, figura meno nota di Bjorkman e sempre presentato come assistant coach, ma in realtà vero riferimento nelle settimane di allenamento. Cilic svolgerà la preparazione insieme a lui, come già avvenuto nella passata stagione. Resta da capire se il 29enne nativo di Medjugorje deciderà di aggregare di nuovo un supercoach al suo team, che gli possa dare una mano soprattutto nei tornei più importanti del calendario, o (almeno per un po') proseguirà solamente con Cinkus, promuovendolo ad allenatore a tempo pieno. Uno scenario che, secondo i media croati, non è del tutto impossibile.
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