Con il trasferimento ormai in tasca, gli organizzatori hanno svelato i dettagli del nuovo Miami Open: un centro tennis con 30 campi e più spazi, parcheggi e servizi per il pubblico. Il campo centrale sarà allestito dentro l'Hard Rock Stadium, mentre una parte dell'attuale parcheggio dello stadio diventerà un centro tennis permanente.

Passata la grande paura, è già tempo di progetti, di rendering, di numeri da snocciolare. Dal 2019, il Miami Open cambia casa, spostandosi 18 miglia più a nord. Basta parlare di politica e di interessi contrastanti, che negli ultimi anni hanno portato a qualche dispettuccio tra le parti. Ok, le immagini panoramiche non mostreranno più le barche a vela, ma secondo gli organizzatori la nuova sede migliorerà il torneo sotto ogni aspetto. Nei pressi dell'Hard Rock Stadium sarà costruita una vera e propria cittadella del tennis: più campi, più parcheggi, più suite, servizi di lusso per i giocatori e, soprattutto, accesso facilitato. Key Biscayne è una sede bella e suggestiva, ma era complicata e scomoda da raggiungere. Al contrario, per arrivare nella nuova sede basterà prendere un tratto autostradale. “È stato un viaggio lungo, pieno di alti e bassi, ma non potremmo essere più entusiasti della nuova sede” ha detto Mark Shapiro, presidente di IMG (proprietaria del torneo), subito dopo l'approvazione del progetto. “Adoriamo Key Biscayne, abbiamo avuto una permanenza straordinaria nella vecchia sede. Ha ospitato uno dei maggiori eventi sportivi al mondo. Ma la verità è che era ormai superato. Eravamo disposti a spendere un sacco di soldi per migliorare il luogo con le strutture adatte a giocatori e pubblico, ma la città non era disposta a venirci incontro. Abbiamo ricevuto offerte da altre città, sia dagli Stati Uniti che dall'estero, ma amiamo Miami. È sempre stata la porta d'accesso dell'America Latina, dando al pubblico un'atmosfera diversa rispetto a qualsiasi altro torneo. Per questa ragione, restare qui era la priorità numero 1”.

CENTRALE DA 14.000 POSTI
​Missione compiuta grazie al mecenatismo (interessato) di Stephen Ross. Riceverà sostanziosi contributi dalla Città di Miami, ma investirà una sessantina di milioni per costruire un centro tennis permanente e di alto livello. Buona parte della struttura sorgerà sul parcheggio dell'Hard Rock Stadium, dove giocano i Miami Dolphins di football americano. “E state tranquilli che sarà pronto in tempo: Stephen Ross non salta mai una scadenza” ha concluso Shapiro. Ma diamo un'occhiata a quello che sarà il nuovo Miami Open. A parte un impressionante aumento nel numero di parcheggi, saranno costruiti 30 campi. 29 di questi saranno permanenti: il solo Campo Centrale sarà temporaneo e sorgerà dentro lo stadio, garantendo un notevole effetto scenico. Ospiterà circa 14.000 spettatori e i maxi-schermi copriranno le tribune non utilizzate. Il Grandstand sarà un impianto permanente, con 5.042 posti a sedere, e ospiterà spogliatoi, palestra e players lounge. Il tutto in spazi decisamente più grandi rispetto a quelli di Key Biscayne tra ristorante, palestra, armadietti e locali a disposizione. Potranno entrare fino a 32.474 spettatori, oltre 7.000 in più rispetto agli attuali 25.062. Inoltre, il rafforzamento dell'impianto di illuminazione consentirà una sessione serale ancora più robusta. Il villaggio ospitalità avrà musica, negozi e tutto quello che serve per coinvolgere gli spettatori. “La gente cerca questo tipo di cose e noi abbiamo lo spazio per fare molto – ha detto Ross – quando i trasporti e i parcheggi sono più semplici, tutti vincono. Faremo in modo che questo torneo sembri un paradiso della Florida, un resort a cinque stelle. La cosa importante è che sia rimasto a Miami”.

RINCORSA A INDIAN WELLS
​L'ultima edizione a Crandon Park si giocherà fra tre mesi, dal 21 marzo al 1 aprile. Per molti anni, Key Biscayne è stato considerato il “Quinto Slam” perché era l'unico torneo con un tabellone a 96 giocatori, oltre a giocarsi in una location decisamente suggestiva. Per ben sei volte, i giocatori lo hanno votato come torneo dell'anno. Ma i tempi cambiano: l'ultimo riconoscimento risale al 2008 e il torneo “gemello” di Indian Wells ha vissuto una crescita impetuosa, grazie al denaro immesso da Larry Ellison, fondatore e proprietario di Oracle. Lo ha acquistato per 100 milioni nel 2009 e poi ne ha investiti altri 200. Indian Wells è il nuovo Quinto Slam e ha fissato nuovi parametri nell'organizzazione di un evento: i giocatori si aspettano che Miami faccia altrettanto, che Ross sia la risposta a Ellison. Nel frattempo ha “salvato” la permanenza del torneo, che a un certo punto sembrava compromessa. Soltanto il tempo ci dirà se è stata una mossa vincente.